LeBron James è stato il protagonista assoluto nell’ultima notte NBA, in campo e a bordocampo. The Chosen One ha trascinato i suoi Cleveland Cavaliers al successo contro gli Oklahoma City Thunder per 104-100 alla Quicken Loans Arena con una prestazione strepitosa con la quale ha sfiorato la tripla-doppia: 33 punti, 11 assist e 9 rimbalzi. Tuttavia non è stata questa la notizia.
A inizio quarto periodo, nel tentativo di salvare una palla vagante che stava uscendo dalla linea laterale, LeBron si è tuffato a tutta velocità nella prima fila del pubblico colpendo in pieno e travolgendo una donna nel posto sbagliato al momento sbagliato. Trattasi di Ellie Day, moglie del noto Jason Day, golfista professionista e tra i più importanti giocatori del panorama mondiale.
L’impatto è stato durissimo: Ellie è rimasta a terra per diversi minuti prima di essere portata via in barella e trasportata quindi all’ospedale di Cleveland per sottoporsi a controlli di routine, che hanno escluso danni più seri se non delle forti contusioni. Se la caverà con qualche giorno di riposo e con un grosso spavento, già perché essere investiti da un tir lanciato a tutta velocità come LeBron non è per nulla piacevole e soprattutto poteva avere conseguenze ben peggiori.
Al termine della partita LeBron ha chiamato la signora Day per scusarsi dell’accaduto e ne ha parlato anche nel dopogara con Dave McMenamin di ESPN. Ecco le dichiarazioni di LBJ.
Ho chiamato Ellie per scusarmi: non vedo l’ora si rimetta presto e torni a vedere un’altra nostra partita. Sono cose che succedono e purtroppo è successo a lei: stavo andando per recuperare una palla vagante, per mantenere il possesso, e alla fine il risultato è stato un disastro. Pubblico troppo vicino? Credo sia una bellissima esperienza assistere alle partite così vicini al campo, incidenti come questi per fortuna non capitano spesso. I tifosi amano vedere le partite a bordocampo, è grazie a loro che il nostro sport è così amato e così straordinario. Se fossi un tifoso, e sono un tifoso del gioco in generale, pagherei per sedermi in prima fila e guardare la partita da lì.