Nella notte tra Venerdì e Sabato, i Chicago Bulls sono stati impegnati in una delle partite più lunghe di sempre: quella che poteva sembrare una normalissima partita di regular season contro i Detroit Pistons si è trasformata in una vera e propria maratona, conclusasi solamente dopo quattro overtime con il risultato di 147-144 per i ragazzi di Van Gundy.
La scorsa notte tuttavia i Bulls sono dovuti scendere nuovamente in campo, questa volta contro i New York Knicks, a distanza di un solo giorno dalla battaglia dello United Center. I Bulls hanno perso 107-91 (27 punti, 7 rimbalzi e 3 assist per Carmelo Anthony con 12/20 dal campo, mentre per Chicago da segnalare la prestazione di Joakim Noah, che ha chiuso con 21 punti e 10 rimbalzi) dimostrandosi stanchi e appannati dal punto di vista fisico. Ci mancherebbe, direte voi, quattro overtime giocati il giorno precedente non possono non farsi sentire sulle gambe dei giocatori dei Bulls: Jimmy Butler tuttavia ha individuato un “colpevole” (passateci il termine) per la partita del Madison Square Garden, il quale risponde al nome di coach Fred Hoiberg.
“Io credo nei miei compagni di squadra, ma allo stesso tempo credo anche che dovremmo essere allenati in maniera più dura. Mi dispiace, sono consapevole del fatto che Hoiberg è una persona molto calma e pacata, e lo rispetto per questo, però quando i giocatori non fanno ciò che dovrebbero, bisognerebbe alzare la voce, e ovviamente mi includo nel discorso.”
I Chicago Bulls scenderanno nuovamente in campo tra due giorni, quando ospiteranno i Brooklyn Nets allo United Center.