Sicuramente non è un momento fortunato in casa Chicago Bulls. La squadra infatti non avrà a disposizione il centro Joakim Noah per almeno due settimane, dopo che la risonanza magnetica effettuata sul giocatore ha evidenziato una distorsione della spalla sinistra.
Il 30enne Noah si è infortunato lunedì durante la partita – poi persa – contro i Brooklyn Nets. Il lungo dei Bulls si è scontrato contro la power forward dei Nets Andrea Bargnani e ha avuto la peggio. Joakim Noah si è diretto subito verso lo spogliatoio, visibilmente provato dal dolore alla spalla.
I raggi-X effettuati sul giocatore sono stati negativi, ma nella giornata di martedì la risonanza magnetica ha rivelato la gravità delle lesioni di Noah. Il giocatore verrà poi rivalutato dopo le due settimane di stop forzato, ma il suo ritorno in campo a pieno regime sarà verosimilmente più lungo.
Negli ultimi due anni le prestazioni del due volte All-Star sono calate in maniera significativa rispetto alla vittoria del Defensive Palyer of the Year avvenuta al termine della stagione 2013/2014. Quest’anno Noah è stato relegato in panchina e viaggia ad una media di soli 4,5 punti, 8,8 rimbalzi e 3,8 assist a partita in 22,3 minuti di utilizzo medio, tirando con un modesto 40,7% dal campo. La qualità principale di Joakim Noah, tuttavia, rimane la tenuta difensiva, caratteristica che ha giocato un ruolo fondamentale nel sistema difensivo dei Chicago Bulls (terza miglior difesa della NBA).
L’assenza del due volte vincitore del titolo NCAA sarò un bel grattacapo per coach Fred Hoiberg, in particolare per quanto riguarda la rotazione dei lunghi. L’allenatore darà probabilmente più minuti a Pau Gasol nel ruolo di centro, mentre avrà sicuramente più minutaggio il promettente rookie Bobby Portis, con il secondo anno Doug McDermott a giostrare maggiormente nel ruolo di ala forte.