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NBA: errori arbitrali nel finale di Clippers-Thunder

L’NBA è una delle organizzazioni all’avanguardia a livello sportivo, in tutti i settori: da quando ha assunto la carica di Commissioner, Adam Silver, la Lega ha deciso di rendere pubblici i report arbitrali stilati dagli addetti dell’Olympic Tower, report che un tempo erano destinati solo ai direttori di gara ma che oggi sono accessibili a tutti grazie all’operazione trasparenza portata avanti dal successore di David Stern.

Sta suscitando clamore oltreoceano il report emesso dalla NBA riguardo alla sfida di lunedì tra Los Angeles Clippers e Oklahoma City Thunder, conclusasi con la vittoria di misura degli ospiti per 100-99 dopo 48 minuti tiratissimi allo Staples Center. Secondo la rivisitazione degli episodi salienti negli ultimi 30 secondi di gioco da parte dei delegati arbitrali, emergono alcuni errori di troppo da parte della terna della partita composta da Ron Garretson, John Goble e Nick Buchert.

Le azioni incriminate sono la terzultima e la penultima della gara. A 14 secondi dalla sirena, sul punteggio di 98-97 per OKC, rimessa laterale affidata a Dion Waiters che pasticcia, cattiva ricezione di Russell Westbrook che spiana la strada a Chris Paul il quale ringrazia e appoggia al vetro per il più facile dei layup lasciando 10.9 secondi sul cronometro della partita coi suoi avanti 99-98.

Secondo quanto scritto nel comunicato della NBA, ai Clippers manca un and-one: si legge “cadendo a terra, Westbrook (OKC) sbilancia Paul (LAC) colpendolo sulla gamba sinistra e ostacolando in maniera fallosa il suo tentativo di tiro a canestro”.

L’altro episodio riguarda il possesso successivo, che ha sancito il successo dei Thunder grazie al jumper dalla media di Kevin Durant, protagonista anche con la stoppata nell’ultima azione dopo il canestro del sorpasso a 5.8 dal termine. Tuttavia secondo la lettura a posteriori della NBA, il game-winner di KD non ci sarebbe dovuto essere se in precedenza fosse stata ravvisata l’irregolarità di Serge Ibaka nell’eseguire il blocco sulla rimessa ai danni di Luc Mbah a Moute.

Così recita il report NBA: “Ibaka (OKC) allunga le sue braccia nel tentativo di portare il blocco su Mbah a Moute (LAC) impedendogli in maniera fallosa la possibilità di evitare il contatto”. Quindi sarebbe stato fallo in attacco del congolese naturalizzato spagnolo e possesso Clippers, ma così non è stato e non si può tornare indietro.

La volontà della NBA è quella di chiarire le controversie alla luce del sole, senza tuttavia tornare indietro e cambiare le decisioni dell’esito di una partita anche perché questo è impossibile. Il tutto per buona pace dei Clippers che in questo caso ne sono usciti cornuti e mazziati, “defraudati” in un certo senso ma se ne faranno una ragione e guarderanno avanti perché la stagione è troppo lunga per fossilizzarsi su un determinato episodio e perché la ruota gira per tutti.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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