Hassan Whiteside avrebbe potuto non dimostrare il suo valore in NBA. Avrebbe. Già, perchè il centrone stoppa-tutto dei Miami Heat prima dell’inizio della scorsa stagione aveva ricevuto una proposta contrattuale che gli avrebbe portato molti milioni di dollari nelle sue tasche spalmati in più anni. Unico problema: si trattava di una squadra del campionato cinese.
Non il più competitivo in assoluto e nemmeno il più attraente per chi vuole fare della pallacanestro non solo il proprio business.
“Non ho mai puntato ai soldi” ha confidato Whiteside ai microfoni di Yahoo. “Prima della scorsa stagione avrei potuto guadagnare molti soldi andando in Cina piuttosto che accettare un contratto non garantito con gli Heat. Se avessi accettato, avrei rischiato di rimanerci per sempre. Non stavo inseguendo i dollari, ma il sogno di diventare un giocatore NBA coi fiocchi. Poi si è avverato tutto. Il contratto, la fama. Anche quando ero un bambino non sapevo e non mi interessavo di quanto potessero guadagnare i giocatori. Io volevo solamente questo, essere in TV ed essere visto dalla gente.
Persa la NBA (dopo essere stato lasciato andare da Sacramento e Memphis) realizzai quello che persi, capii la lezione e come rimanerci. Ho sempre creduto di poter tornare e così ho continuato a spingere, a dare il meglio. E’ difficile stare nella lega, ci sono solo 400 giocatori nella NBA ed il viaggio è impervio. Sto ancora scrivendo il mio libro.”
Hassan Whiteside sarà un free-agent a fine stagione e molte squadre NBA si faranno sotto, ricoprendolo di sonanti verdoni. Proprio come quelli che rifiutò per compiere il suo successo. E’ ora di raccogliere.