Capitò solo una volta nella storia della NBA, che il Coach of the Year avesse concluso la stagione regolare con un record vittorie-sconfitte negativo. Si tratta di Johnny Kerr dei Chicago Bulls, annata 1966-1967.
Secondo coach Derek Fisher, la storia potrebbe ripetersi quest’anno. L’allenatore dei New York Knicks, al termine della vittoria sui Philadelphia 76ers in un doppio overtime nel Martin Luther King Day, ha speso parole di elogio per il rivale di giornata, coach Brett Brown.
I Sixers non stanno certamente spingendo Brown verso il riconoscimento di Coach of the Year, visto il record di 5-38 (il peggiore attualmente in NBA), ma Fisher non si ferma ai semplici numeri.
«Brett Brown, secondo me, è già l’allenatore dell’anno per il modo in cui spinge i suoi ragazzi a competere.»
I Sixers avevano appena forzato la partita del Madison Square Garden al secondo supplementare, salvo poi cedere per 119-113. La squadra è stata guidata da Ish Smith, con 16 punti e 16 assist, il maggior numero di assistenze dalle 18 di Andre Miller del 26 marzo 2008.
Coach Brett Brown, di scuola Spurs, ha recentemente firmato un’estensione di due anni con i 76ers. Segnali di stima sono arrivati nel corso del tempo da vari altri colleghi. Gregg Popovich, che per 12 stagioni ha collaborato con Brown ai San Antonio Spurs, si è anche stupito del contegno che riesce a tenere il panchina l’allenatore dei Sixers. Lo scorso anno anche Doc Rivers aveva affermato che Brown avrebbe meritato il premio annuale, per aver raggiunto “ben” 18 vittorie a fronte dell’evidente strategia di tanking impostata dalla dirigenza.