Oggi sembra impossibile, ma all’interno di un roster fatto di soli All Star fu inserito anche un giocatore la cui carriera NBA fu, in sostanza, di buon elemento del supporting cast e poco più. Ma è facile cadere negli anacronismi: nel 1992 Laettner era, con Shaquille O’Neal, il miglior giocatore di college della nazione, con 4 Final Four disputate in 4 anni a Kentucky, due titoli NCAA e un MOP conquistato (il corrispettivo dell’MVP delle Finali al college). E così la scelta del giocatore che rappresentasse il college basket appena estromesso dalle selezioni per la Nazionale ricadde senza nemmeno grossi dubbi su di lui.
Elemento giovane del roster coi suoi 22 anni, Laettner non giocò moltissimo ma rimane comunque parte integrante di quella incredibile squadra. Oggi, dopo 13 stagioni da professionista in NBA, Chris è un imprenditore attivo in molti settori, in società con il compagno di squadra al college Brian Davis. Risiede stabilmente in Florida, dove ha chiuso la carriera in maglia Heat nel 2005, dove vive con la famiglia coltivando la propria passione per la pesca. Dopo il ritiro, è rimasto solo marginalmente legato al mondo del basket, con un breve ritorno in campo da giocatore nelle leghe minori, ai Jacksonville Giants, ad oltre 40 anni nel 2011, e un altrettanto ristretta esperienza come assistente allenatore in D-League (dal 2012 al 2014).