E’ notizia di pochi minuti fa: nella notte americana, alla veneranda età di 94 anni, si è spento Robert Wanzer, per tutti Bobby. Ai più probabilmente questo nome non dirà molto, eppure Wanzer è stato uno dei migliori giocatori dei primissimi anni di esistenza della Lega, per alcuni addirittura il migliore pound for pound, ben prima che l’epiteto venisse attribuito, tra gli altri, ad Allen Iverson.
Altri tempi, altro gioco, quasi un altro mondo rispetto a The Answer. Nativo di Brooklyn, un metro e ottanta scarso di altezza, Bobby era nato nel 1921 e frequentò il college a Seton Hall, interrompendo anche gli studi per un anno per combattere nel Pacifico; da professionista, Wanzer giocò 9 stagioni nella neonata NBA, tutte con la maglia dei Ronchester Royals, la franchigia che, dopo varie peregrinazioni, si trasformerà negli attuali Sacramento Kings, risultando determinante nella conquista dell’unico titolo della squadra nel 1951. Insieme a un altro Bobby, Davies, formò una fenomenale coppia di guardie, considerata la migliore di quel periodo assieme al duo Bill Sheppard – Bob Cousy dei Celtics e una delle più forti della storia. Fu 5 volte All – Star, non saltò mai nemmeno una partita in 9 anni e fu il primo a rompere il muro del 90% ai tiri liberi (90.4% nel 1951-52). Ha chiuso con 12.2 punti di media in carriera, che salivano a 15.2 nei playoff, e nel 1987 è stato inserito nella Hall of Fame, nello stesso anno di gente del calibro di Rick Barry, Walt Frazier e Pistol Pete Maravich.
Soprannominato “Hooks”, Bobby lasciò il basket giocato a soli 31 anni, dopo due stagioni da allenatore-giocatore dei Royals. “Forse avrei potuto giocare più a lungo, ma ho voluto lasciare che giocassero i ragazzi più giovani”, avrebbe commentato in seguito. Anche al termine della propria carriera, rimase un’istituzione nella città di Ronchester, dove allenò il locale St. John Fisher College per oltre vent’anni (dal 1962 al 1986), con un record finale di 311-239.
Insomma, forse a molti il suo nome non dirà ormai molto, a circa sessant’anni dalle sue gesta, ma Bobby Wanzer rimane una sorta di padre fondatore della Lega, che oggi piange una delle sue primissime stelle.