La roboante vittoria dei Golden State Warriors contro i lanciatissimi San Antonio Spurs non può che aver reso felice coach Steve Kerr (ritornato in panchina appena venerdì scorso, dopo una lunga assenza dovuta ai noti problemi alla schiena). L’allenatore dei Warriors, a chi gli chiedeva se vittorie di questo tipo potessero gonfiare troppo il morale della squadra, ha risposto:
“Siamo una squadra piuttosto spavalda. È vero: i miei giocatori sono arroganti, ma in senso positivo. Riescono a focalizzare questa spavalderia e credono fino in fondo alla possibilità di vincere. Se non siamo concentrati quest’arroganza può diventare controproducente: finiamo per provare giocate troppo complicate. Però, quando rimaniamo sul pezzo e prendiamo decisioni intelligenti, ecco che la nostra grande fiducia in noi stessi ci è di grande aiuto.”
La nuova cultura cestistica dei Warriors, fatta di ostentazioni anche palesi di carica agonistica sfrenata e volontà di potenza sportiva, potrà non piacere a qualcuno. Intanto la squadra guidata da coach Kerr guarda tutta l’Nba dall’alto in basso e non sembra intenzionata ad arrestare la propria corsa, sempre spavalda e inesorabile.