“Prendila così, non possiamo farne un dramma”. Solamente prendendo in prestito le parole del grande Lucio Battisti si può fotografare quello che sta provando la stella dei Portland Trail Blazers, Damian Lillard, dopo aver appreso quello che forse si aspettava già: l’agent zero di Rip City non parteciperà all‘All-Star Game che si terrà a Toronto tra circa due settimane.
Poco tempo fa vi abbiamo infatti riportato i quintetti dei titolari che rappresenteranno le due Conference alla gara tra i migliori atleti dell’Universo NBA e come abbiamo potuto osservare Damian Lillard non è stato votato abbastanza per poter partire titolare; le speranze di poter apparire alla festa dell’All-Star Weekend del 2016 erano tutte riposte nell’essere selezionato dagli allenatori per far parte delle riserve, ma con l’ufficialità arrivata quest’oggi della completezza delle due formazioni ecco confermata l’esclusione di Lillard dalla partita tra i giganti del basket statunitense.
Senza ulteriori indugi vi riportiamo le parole del giocatore dei Blazers, raccolte per noi dal portale NBA The Score, che non sembra essere troppo sorpreso di questa esclusione:
“Non so voi (reporters, ndr), ma io ero preparato per questa esclusione, mi aspettavo il peggio. I numeri però parlano da soli: la mia squadra è in zona playoffs…sento di aver giocato ad un livello a cui paragonare un All-Star. Ovviamente gli allenatori non l’hanno pensata così. A questo punto posso solo giocare con ancora più fuoco per la mia squadra, l’unica cosa che posso fare è portare la mia squadra ai playoffs, mettere tutta la mia energia affinché possa realizzarsi tutto ciò”.
Indubbiamente ci sentiamo in dovere quantomeno di inarcare le sopracciglia con sorpresa in merito all’assenza di Damian Lillard e comprendere la sua amarezza di fondo: dopo la “demolizione” subita dai Trail Blazers nella passata free agency, con 4/5 del quintetto titolare che hanno abbandonato lo stato dell’Oregon, Lillard sta trascinando la sua Portland con una media di 24.3 punti, 7.1 assist e 4.4 rimbalzi a partita, mantenendo la sua squadra all’ottavo posto (l’ultimo disponibile per approdare alla post season) con un record di 21 vittorie e 26 sconfitte. Siamo sicuri che Lillard farà di tutto per prendersi le sue personali rivincite contro gli allenatori artefici dello snob nei suoi confronti, in quanto nella “grande città” che è l’NBA è molto più che facile incontrarsi…
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