La notte NBA appena passata ha portato solo cattive notizie a J.B. Bickerstaff, head coach ad interim degli Houston Rockets. Non fosse bastata la sconfitta ad opera dei Washington Wizards con un tiro allo scadere di Jared Dudley, Bickerstaff si è visto negare quelli che sarebbero potuti essere i liberi della vittoria per un fallo, non sanzionato, dello stesso Dudley su Harden (fallo che nel post-partita Dudley ha candidamente ammesso).
Ad aggravare questo quadro, inoltre, c’è anche l’espulsione per doppio fallo tecnico inflitta a Dwight Howard, la seconda consecutiva per il centro titolare dei Rockets. Un’espulsione che ha mandato su tutte le furie Bickerstaff, che, ai microfoni della ESPN, ha dichiarato:
“Non è giusto il modo in cui gli arbitri trattano Dwight. Puoi riavvolgere il nastro e riguardarlo fotogramma dopo fotogramma. Loro cercano il contatto con lui, loro lo afferrano, loro lo trattengono. Dwight viene punito più di ogni altro in questa lega. […] Loro [gli arbitri] non proteggono Dwight. Permettono agli altri di colpirlo, gli permettono di afferrarlo per il collo, per le braccia, per le spalle. Finirà per farsi male, chiaro e semplice. Il motivo per cui ha tutti quei problemi alla schiena e alle ginocchia, è perché la gente gli salta sulla schiena o gli afferra le spalle.“
Durante la lotta contro Nené, nella partita di stanotte, Howard avrebbe sentito dolori all’articolazione della spalla per ben tre volte, in un tipo di gioco che Bickerstaff descrive come “sporco, non fisico“.
Alle dichiarazioni di Bickerstaff fanno eco quelle di Howard stesso:
“Capisco l’essere fisici, la lotta ne pitturato, e quella è una cosa, ma tentare di spezzare i gomiti – questo è basket non l’UFC. Cose del genere possono portare a degli infortuni.“
La parole di Bickerstaff non giungono certo nuove, con Howard che dichiara da anni di essere soggetto a un diverso metro di giudizio da parte degli arbitri per via della sua stazza fisica, ma quello che rimane preoccupante per i Rockets è il fatto che il loro centro quest’anno guidi la lega per i falli tecnici, addirittura 12 quelli subiti, appena prima di Draymond Green.