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Proprio come lo scetticismo per i giocatori europei, spesso e volentieri (sopratutto verso la fine degli anni Novanta) le dirigenze NBA tendevano a non fidarsi troppo dei giocatori che dall’High School passavano subito alla NBA senza transitare nemmeno un anno al college. Nel 1996 fu un certo Kobe Bryant a compiere il grande salto, con i Charlotte Hornets che lo scelsero alla #13 di quel Draft per poi scambiarlo immediatamente con i Lakers per Vlade Divac. Dal canto suo, il lungo europeo era sicuramente un buon giocatore, ma se qualcuno a Charlotte avesse saputo cosa sarebbe diventato Kobe Bryant, difficilmente avrebbero accettato quella trade. Anche perché Divac, due sole stagioni più tardi, lasciò proprio gli Hornets da free agent per accasarsi ai Sacramento Kings.