Si può ormai parlare di “maledizione della frattura alla mano” in casa Clippers: dopo l’episodio occorso a Blake Griffin a seguito di una rissa con un membro dello staff della franchigia, è ora Austin Rivers a doversi fermare per lo stesso problema.
Il figlio di coach Doc infatti ha dovuto lasciare la contesa nel corso della gara persa dai Clips in settimana con Minnesota, e non è sceso in campo nemmeno venerdì con Orlando. Ed è notizia di queste ore il responso ufficiale della franchigia: frattura alla mano sinistra, e tempi di recupero stimati eguali a quelli indicati per Griffin, cioè dalle 4 alle 6 settimane. Un vero peccato per il giovane Rivers, che partendo dalla panchina stava disputando una buonissima stagione, mettendo a referto al momento il proprio personale career high per punti di media a quota 8.1.
Altra brutta tegola quindi per la squadra losangelina, che perde per un periodo piuttosto lungo uno dei migliori giocatori in squadra nel trattamento del pallone dopo Chris Paul e Jamal Crawford: probabile dunque che aumentino i minuti nelle rotazioni del backcourt per il sempreverde Pablo Prigioni, e forse anche per Lance Stephenson, a cui l’infortunio di Rivers potrebbe regalare una ghiotta occasione per trovare maggiore spazio nel roster del padre di Austin.