Thibodeau, Walton e Shaw candidati alla panchina dei Knicks

Dopo l’inatteso siluramento del head coach Derek Fisher, i New York Knicks non starebbero perdendo tempo nella scelta per il suo successore: negli Stati Uniti trapelano infatti già tre nomi che potrebbero sedere presto nella panchina della Mela.

Il primo e più caldo pare quello di Tom Thibodeau, definito già “molto vicino” da alcuni insider. L’ex allenatore dei Bulls gode di enorme stima nella Lega per l’eccellente organizzazione difensiva che lo caratterizza (prima dei Bulls, che con la sua guida avevano infatti una delle migliori difese della Lega, era stato anche assistente di coach Doc Rivers ai Celtics campioni NBA curando proprio questa fase). Ed è proprio il gioco nella propria metà campo a fare difetto piuttosto evidente nei Knicks attuali, rendendo dunque la candidatura di Thibs molto credibile.

Il secondo nome uscito invece è quello del più vincente allenatore di sempre… che però non ha mai ufficialmente diretto una sola gara. E’ questa la curiosa caratteristica che al momento si porta addosso Luke Walton, che ha superato ogni perplessità della vigilia come sostituto di Steve Kerr, guidando i Warriors alla miglior partenza stagionale di sempre prima di tornare al proprio ruolo di assistente. Per quanto quelle vittorie appartengano ufficialmente al capo allenatore (e quindi Kerr), e per quanto Walton gestisse una squadra evidentemente già rodata e fortissima, il lavoro svolto dal figlio di Bill troverebbe parecchi estimatori nella Lega, che vorrebbero portare in casa il “modello Warriors”, tra cui gli stessi Knicks: e la gara del Madison di una settimana con gli stessi Warriors fa potrebbe essere indicativa nel licenziamento di Fisher e, di conseguenza, nella possibile chiamata di Walton, che peraltro è stato a sua volta stimato giocatore di Phil Jackson ai Lakers.

Anche l’ultimo nome uscito è quello di un altro ex giocatore di Jackson e compagno di squadra di Fisher ai Lakers, e cioè Brian Shaw. L’unica esperienza da capo allenatore dell’ex guardia non pare però così illustre, visto che è stato il sostituto di George Karl a Denver nelle ultime due stagioni prima di quella attuale, non riuscendo a ripetere i buonissimi risultati del predecessore; ragion per cui la sua candidatura pare al momento la più debole delle tre.

Il buon Kurt Rambis può dunque mettersi l’anima in pace: con ogni probabilità presto ci sarà un nuovo coach designato all’ennesima ricostruzione di questi New York Knicks.

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Pubblicato da
Giacomo Sordo

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