Con il licenziamento di Derek Fisher ormai avvenuto e quello di George Karl a un passo dal verificarsi, è ufficialmente iniziato il valzer delle panchine NBA e i Los Angeles Lakers sembrano interessati ad unirsi alle danze.
Gli ultimi scampoli di stagione saranno un banco di prova per Byron Scott, o questo almeno è quanto il front office ha voluto far credere fino ad ora. Pare infatti che in pentola stia bollendo qualcosa di leggermente più grosso: una piccola rivoluzione e societaria e tecnica.
A riferirlo è Stephen A. Smith, figura piuttosto autorevole nel basket a stelle e strisce, che a ESPN LA ha dipinto il seguente quadro:
«Voci mi dicono che [Scott ndr] verrà licenziato nel caso in cui Luke Walton voglia subentrare in panchina per la prossima stagione. Tuttavia Walton, per quanto ami i Lakers e la California, potrebbe non considerare l’incarico molto attraente, a meno che i Lakers si mettano nella posizione di draftare qualcuno come Ben Simmons. Questo è quello che ho sentito.
Ho sentito anche che è molto, molto probabile che Jeanie Buss mantenga la parola e licenzi suo fratello Jim – grazie a Dio! – e che lo stesso Mitch Kupchak non sia propriamente al sicuro.
Quanto tutto questo sia vero, è da vedere. Ma queste sono le voci negli ambienti vicini alla NBA.»
Walton gode della stima di Kobe Bryant, che si ritirerà al termine della stagione, ma la cui parola potrebbe ancora avere un peso nelle dinamiche della squadra; inoltre l’egregio lavoro svolto sulla panchina dei Warriors, in contumacia Steve Kerr, depone sicuramente a favore del figlio del grande Bill.
Se poi i Lakers riuscissero a mantenere le loro top 3 scelte protette, comincerebbero ad avere un roster giovane e interessante, con i vari Russell, Randle e Clarkson, nonché un certo qual margine salariale, che consentirebbe loro di muoversi anche sul mercato.
Come dice Stephen A. Smith: staremo a vedere. Il valzer, nel frattempo, è cominciato.