Per i Kings è (ancora) ora di cambiare. La franchigia guidata dal magnate Vivek Ranadive è in pieno caos societario e gestionale. I risultati non arrivano (nonostante un super DeMarcus Cousins) e il lavoro svolto durante l’offseason non sta pagando.
Né la nomina di George Karl come head-coach, né la presa al draft di Willie Cauley-Stein, né l’acquisizione di una serie di free-agent veterani, anche di alto livello (Rajon Rondo, Kosta Koufos, Marco Belinelli), hanno portato alla rivoluzione in positivo tanto ambita dalla proprietà Kings. Il principale responsabile del mancato salto di qualità è stato individuato in Vlade Divac, GM alle prime armi che ha investito sul presente dei Kings compromettendone però gli assets futuri (sacrificati giovani talenti e scelte al draft). Divac, con ogni probabilità, sarà sostituito a fine stagione.
George Karl ha, a propria volta, i giorni a Sacramento contati. Il rapporto con proprietà e dirigenza è irrimediabilmente compromesso (il coach ha rischiato il licenziamento in anticipo proprio in questi giorni). I Kings sembrano ora orientati a confermare Karl fino a fine stagione, per poi cambiare allenatore in concomitanza con l’acquisizione di un nuovo GM.
Vivek Ranadive, che è proprietario dei Kings appena dal 2013, arriverebbe così al terzo GM e al terzo coach della propria breve e caotica reggenza.