Channing Frye potrebbe approdare ai Los Angeles Clippers nelle prossime ore: la notizia è stata riportata dall’insider del The Vertical, Adrian Wojnarowski, che ha rivelato l’interessamento all’ala grande dei Magic anche da parte dei Cleveland Cavaliers sebbene la trattativa sia in stato più avanzato con gli angeleni.
La trade dovrebbe prevedere la partenza di Frye direzione L.A. da dove invece se ne andrebbe un pacchetto comprendente Lance Stephenson, C.J. Wilcox e una scelta al secondo giro al Draft. Secondo quanto filtra dalla Florida, Orlando sarebbe subito pronta a tagliare Born Ready a cui i Magic non sono interessati per il medio-lungo periodo, come riportato da Josh Robbins dell’Orlando Sentinel.
Frye invece sarebbe un elemento importante nello scacchiere di coach Doc Rivers, rimasto quasi senza ale forti tra la partenza di Josh Smith – oggetto estraneo ben presto rispedito a Houston – e l’indisponibilità di Blake Griffin, alle prese con una mano rotta e vicissitudini extra-campo. Il prodotto di Arizona è un usato sicuro su cui fare affidamento, il cosiddetto stretch four bravo non solo ad aprire il campo giocando coi piedi fuori dal perimetro e tirando con affidabilità da 3 punti, ma anche buon difensore nell’altra metà campo.
Frye, che spegnerà 33 candeline il prossimo 17 maggio, è alla undicesima stagione nella Lega dopo essere stato scelto alla chiamata assoluta numero 8 dai New York Knicks nel 2005. Un paio di anni nella Grande Mela, dopodiché il passaggio ai Trail Blazers dove rimane due stagioni prima del trasferimento a Phoenix dove resta cinque anni togliendosi diverse soddisfazioni e diventando uno dei punti fermi dei Suns, che saluta nell’estate 2014 per sposare la causa dei Magic.
Ora l’avventura di Frye a Orlando pare conclusa e la destinazione Clippers sembra uno scenario vantaggioso sia per il nativo di White Plains, New York, per ritagliarsi uno spazio di rilievo in una squadra in lotta per i Playoffs sia per i Magic che proprio come numero 4 hanno acquisito via trade dai Detroit Pistons, Ersan Ilyasova, il cui impiego avrebbe sottratto ulteriori minuti al buon Channing.