Categorie: News NBA

Anthony Davis ricorda la moglie di Monty Williams

Anthony Davis è reduce dalla super prestazione contro i Detroit Pistons: 59 punti e 20 rimbalzi, record in carriera per il prodotto di Kentucky e record di franchigia per New Orleans. The Brow è diventato così il ventesimo giocatore nella storia della NBA a segnare almeno 59 punti in una partita e il terzo di sempre dopo Chris Webber e Shaquille O’Neal a mettere insieme una gara da 50+20 a partire dal 1983.

Tuttavia Davis non è solo un grande giocatore e un potenziale Hall of Famer, ma è anche una persona dal cuore enorme come dimostrato dalla lettera scritta in ricordo di Ingrid Williams, scomparsa qualche giorno fa dopo un terribile incidente automobilistico. AD ha avuto modo di conoscerla bene nei suoi primi anni in Louisiana quando alla guida di NOLA c’era proprio suo marito, Monty Williams, che spesso invitava il prodotto di Kentucky a casa loro prendendolo sotto la loro ala protettrice.

Davis ci ha tenuto a tributare una commovente lettera pubblicata oggi sul The Cycle. Ecco alcune stralci.

Non puoi scegliere la tua famiglia, quelle persone che ti circondano, ti aiutano e ti guidano. E’ per questo che la famiglia significa tutto per me: la famiglia non si può rimpiazzare. Ho il cuore spezzato al momento perché Monty e Ingrid sono come una seconda famiglia per me.

Penso di essere stato benedetto ad avere Monty Williams come coach. E’ una persona straordinaria, si prendeva cura di noi più come persone prima che come giocatori della sua squadra. E così era Ingrid, amorevole allo stesso modo. Mi hanno aperto il cuore, sono diventati come dei genitori per me. Loro ci sono sempre stati: se avevo bisogno, se dovevo parlare con qualcuno, per qualsiasi cosa loro c’erano. Non ci sono parole per descrivere quello che hanno fatto per me.

Non riesco a smettere di pensare al rituale prima di ogni partita a New Orleans. Non appena Monty entrava nell’arena, si girava verso il pubblico per cercare lo sguardo di Ingrid e dei suoi figli: un sorriso, un saluto reciproco, prima di ogni match. Le mie preghiere e il mio cuore sono rivolti alla famiglia Williams, che rimarrà sempre la mia seconda famiglia.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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