Per molti giornalisti, l’attuale stagione di Tony Parker non è tra le più brillanti della sua luminosa carriera. L’unico che non sembra essere d’accordo con questa considerazione è proprio il Francese, che ai microfoni di Yahoo Sports ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Sicuramente in molti stanno pensando che questa per me sia un’annata un po’ così. D’altra parte io credo che chi capisca davvero la pallacanestro si sia reso conto che sto dando un grosso contributo al gioco della squadra. Loro sanno che sto vivendo una delle mie migliori stagioni“.
Nel corso della sua lunga esperienza con gli Spurs, Tony Parker ha assistito prima al passaggio di consegne da David Robinson a Tim Duncan. Poi cinque anni fa, con la benedizione di Popovich, è stato proprio Parker ad essere considerato il leader tecnico di San Antonio. E adesso si sta arrivando alla terza fase dell’evoluzione degli Spurs, con il Francese che ha passato la torcia a Kawhi Leonard e a LaMarcus Aldridge.
Il playmaker si è espresso in proposito: “All’inizio della mia carriera ero la terza opzione della squadra, dietro Timmy e Manu. Mi impegnavo per diventare un giocatore e una point guard migliore. Poi nel 2011 Pop mi ha affidato le chiavi della squadra, che è stata mia per quattro o cinque anni. Ora sono tornato ad essere la terza scelta offensiva, svolgendo più il ruolo di facilitatore e difensore“.
Parker non si è fermato e ha aggiunto: “E’ come una terza carriera per me ed è fantastica. Amo il mio ruolo. Sapete benissimo che da noi l’ego del singolo non conta. Tutti noi vogliamo soltanto vincere. E se per farlo è necessario che questi siano i miei compiti…allora sarà esattamente quello che farò. A livello individuale ho un sacco di riconoscimenti, ma in questa fase finale di carriera l’unica cosa che conta e che sarà ricordata è il numero degli anelli“.
Quest’anno Parker sta facendo registrare una media di 12.5 punti a partita in poco più di 26 minuti di gioco. Tony ha spiegato il perchè di queste cifre piuttosto basse: “Ora è la squadra di Kawhi e LaMarcus. Io, Timmy e Manu stiamo facendo un passo indietro“.