Mark Cuban “Dobbiamo pensare ad allontanare la linea dei tre punti”

Qualunque appassionato di NBA conosce Mark Cuban, e la sua personalità poliedrica. Il proprietario dei Dallas Mavericks, un uomo sicuramente pieno di idee e di risorse per realizzarle, non ha mai fatto mistero del suo amore per il gioco dalla media distanza. Ma nella NBA di oggi il tiro mid-range è una “specie in via d’estinzione“, che sta cedendo il passo ai più pesanti tiri da tre punti: una tendenza che tutti gli addetti ai lavori hanno notato.

Da qui giunge quindi la proposta di Cuban di arretrare la linea del tiro da tre punti:

Quella linea è troppo vicina. I ragazzi tirano comunque un passo più indietro. Si tratta di qualcosa a cui dovremmo fare attenzione. Ne vale la pena. Non penso che il numero di tiri diminuirebbe, ma credo che ricompenserebbe maggiormente il talento, e aprirebbe un po’ di più il campo. I giocatori continueranno a prendersi tiri [da tre] anche se la linea fosse sette pollici più indietro o qualcosa del genere, ma allo stesso tempo aprirebbe il campo per un maggior numero di penetrazioni, per un po’ di mid range”

Attualmente i Mavericks di Cuban sono la quinta squadra della lega per tiri da tre tentati (28.1 a partita), ma la ventesima per percentuale di realizzazione degli stessi (34.4%). Ma Cuban ritiene comunque che lo spostamento della linea potrebbe favorire il gioco, aprendo anche nuovi spazi ai giocatori che non hanno buone capacità balistiche:

Penso che aprirebbe la strada a nuovi giochi, in modo che ragazzi con delle abilità diverse possano giocare. Il gioco sarebbe aperto a più penetrazioni, i ragazzi con buone capacità dal mid range sarebbero valorizzati. Ci sarebbe più diversità nelle azioni offensive durante le partite.

Ci sono certamente squadre che non avrebbero problemi con questo tipo di provvedimento: ad esempio i Golden State Warriors, che vedono spesso Steph Curry tirare da distanze irreali, con l’MVP in carica che ha realizzato 35 dei 52 tiri presi tra i 28 e i 50 piedi di distanza (quindi tra gli 8.5 e i 15 metri). E proprio la straordinaria efficacia di Curry, e l’aumento esponenziale del numero dei tiri da tre, avevano portato Mark Jackson, ex coach dei Warriors, ad affermare che questa nuova tendenza potrebbe danneggiare il Gioco.

Una opinione che Mark Cuban sembra in parte condividere:

Non si tratta soltanto di come funziona il nostro Gioco, ma di come i ragazzi imparano a giocarlo. Sembra quasi che nessuno abbia più un gioco in mid range. A meno che uno non tiri da tre, non tira più

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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