Pau Gasol ha già annunciato che in estate non eserciterà la player option da 7.7 milioni di dollari prevista nel suo contratto per diventare free agent. Ciò non significa tuttavia che il lungo catalano voglia lasciare Chicago, anzi. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate in un’intervista al giornale spagnolo Marca.
In generale non mi piace parlare di futuro: mi distrae nel presente, è per questo che ne parlo il meno possibile. Vedremo cosa accadrà. Il rapporto con la dirigenza è ottimo: ho già parlato con loro e sanno che diventerò free agent a luglio, ma non per questo la mia intenzione è quella di lasciare Chicago. Rimanere ai Bulls è la mia prima opzione, e non mi importa prendere tanti soldi: alla mia età contano altre cose, mi auguro che la dirigenza riesca allestire una squadra da titolo in estate. In tal caso rifirmerei volentieri, e sempre che loro mi vogliano. Se non ci saranno le condizioni, allora mi guarderò in giro ma spero di rimanere qui perché mi trovo bene con la squadra e con la città.
Un Gasol a cuore aperto quello che si augura di proseguire la sua avventura nella Windy City anche al termine di questa stagione, in cui sta viaggiando a cifre davvero importanti: finora per il nativo di Barcellona doppia doppia di media con 16.9 punti e 10.5 rimbalzi, numeri di tutto rispetto per un giovanotto che spegnerà 36 candeline il prossimo 6 luglio.
Gasol è alla sua terza esperienza NBA dopo aver vestite in precedenza le maglie di Memphis Grizzlies e Los Angeles Lakers, con cui ha conquistato due titoli in back-to-back nelle stagioni 2008/2009 e 2009/2010. La sua qualità offensiva è tuttora abbacinante: tecnica e movimenti spalle a canestro indiscutibili, jumper dalla media affidabile, i dubbi riguardo al fratello di Marc per il futuro sono tutti concentrati nella metà campo difensiva, dove con l’andare del tempo ha ridotto in maniera drastica la sua consistenza.
Gasol non è l’unico della vecchia guardia dei Bulls che potrebbe lasciare a fine annata: già qualche settimana fa, si vociferava che lo stesso Pau potesse finire in uno scambio direzione Sacramento salvo poi saltare tutto nei pressi della trade deadline. Infatti sono indiziate ad abbandonare lo United Center anche due colonne delle ultime stagioni in Illinois, ovvero Joakim Noah e Taj Gibson: due lottatori, amatissimi dal pubblico ma che non rientrano più nei piani della dirigenza di Chicago.