43 anni. Sono ben 43 (esatto, quarantatre) anni che i New York Knicks non vincono il titolo NBA. Eppure, a parere di Kobe Bryant i tifosi dei Knickerbockers possono dormire sonni tranquilli.
Kobe Bryant? Già, proprio Kobe Bryant, l’eterna leggenda che al termine di questa regular season si ritirerà dall’attività agonistica, lasciando un vuoto del quale ci renderemo pienamente conto solamente nell’opening day della prossima regular season. Direte voi (giustamente): cosa c’entra Kobe con i Knicks, se in tutti questi anni di onorata carriera ha indossato solamente la maglia dei suoi amati Lakers? C’entra eccome, perché proprio sotto la guida di Phil Jackson (attuale presidente della franchigia newyorkese) Kobe ha contribuito ad arricchire la già nutrita bacheca della sponda oro e viola di Los Angeles.
“I tifosi dei Knicks devono capire che Phil ne sa più di tutti loro messi assieme!”
E come dargli torto!
Continua il numero 24 dei Lakers:
“Da coach ovviamente sei in grado di influenzare maggiormente l’esito finale, fino a un certo limite. Quello che fa adesso invece è più incentrato sulla comprensione delle persone che lo circondano: ma non è significativamente diverso da ciò che faceva quando sedeva in panchina. Da allenatore, Phil analizzava i giocatori, ne carpiva cosa gli passava per la testa: alla fine, è la stessa cosa che fa adesso da G.M.”
Tifosi dei New York Knicks, abbiate fiducia: se ve lo dice Kobe Bryant, potete crederci…