Categorie: Curiosità

Il Calendario NBA

Per molti potrebbe non essere un argomento di grande interesse dato che è il Gioco il vero fulcro di questo sport, ma per alcuni scoprire come, dietro le quinte, quella grande macchina che è il calendario NBA venga messa in moto potrebbe rivelarsi molto interessante.

A questo proposito è Matt Winick il più competente a riguardo: dalla stagione 1984-1985 fino a quella passata (2014-2015 ndr.) è stato lui infatti ad occuparsi della creazione dei calendari di tutta la NBA ed in un intervista rilasciata a Howard Beck di Bleacher Report ha spiegato qualche piccolo segreto del mestiere, non nascondendo però le difficoltà che questo processo comporta. “Ho sempre descritto il calendario come un puzzle da 1230 pezzi – spiega Winick – e se uno di questi non combacia, il puzzle non funziona”.

Ma non basta far combaciare i pezzi, ci sono anche 30 diverse franchigie da accontentare, ed ecco che nascono i problemi più difficili da gestire: back-to-back, serie di gare in trasferta, trasferimenti di migliaia di kilometri in pochi giorni, ed è qui che il ruolo di colui che costruisce il calendario diventa cruciale. Racconta l’ex GM dei Brooklin Nets, Billy King, che ogni anno, ad ogni telefonata per lamentarsi e discutere del calendario, Winick rispondeva “Dovete giocare 41 partite in casa e 41 in trasferta” e questa, per quanto possa sembrare banale come risposta, racchiude ogni soluzione ai problemi che possono sorgere: una squadra che giocherà 7 partite in trasferta nel mese di novembre, ad esempio, sarà avvantaggiata successivamente, rispetto ad una squadra che le avrà a febbraio, e viceversa.

C’è anche, nell’intervista, spazio per un po’ di storia: racconta Winick che, specialmente nei primi anni del suo lavoro, quando la NBA, nel panorama sportivo americano, non ricopriva il ruolo di spicco che ha invece oggi, avere la possibilità di utilizzare le arene per le partite era frutto di estenuanti contrattazioni. Gli stessi Boston Celtics dell’era Bird, per l’utilizzo del Boston Garden, dovevano accettare le condizioni dei Bruins e della NHL.

Oggi, naturalmente, il procedimento è notevolmente facilitato dai PC e dai software specializzati, ogni febbraio si comincia a discutere del calendario che viene poi pubblicato l’agosto successivo. Ed ecco che lo stesso Winick, in un ulteriore intervista ad ESPN spiega il procedimento che viene attuato:

Innanzitutto c’è da considerare un sistema a punteggio che garantisce più punti alle franchigie che garantiscono la disponibilità di più giorni per le proprie gare in casa, ogni franchigia deve raggiungere comunque 50 punti. Generalmente ogni squadra gioca circa 3.5 partite a settimana.

Ci sono poi alcuni fattori da considerare che possono essere riassunti in 5 punti:

1. LE SQUADRE DA AFFRONTARE

Ogni squadra deve giocare:

– 4 volte contro le 4 avversarie appartenenti alla stessa Division [4×4=16 partite]

– 4 volte contro 6 squadre appartenenti alla stessa Conference [4×6=24 partite]

– 3 volte contro le restanti 4 squadre appartenenti alla stessa Conference [3×4=12 partite]

– 2 volte contro le 15 squadre dell’altra Conference [2×15=30 partite]

La scelta delle squadre di Conference da affrontare 4 volte invece di 3 viene effettuata mediante una rotazione di durata quinquennale.

2. DISPONIBILITÀ DEL CAMPO:

Prima della fine di ogni stagione ogni squadra deve fornire alla lega una lista con:

– Almeno 50 giorni disponibili per giocare in casa di cui almeno,

– 4 lunedì

– 4 Giovedì

3. PAUSE UFFICIALI (durante le quali nessuna partita viene giocata):

– Vigilia di Natale

– La pausa per l’All-Star Weekend

– Il giorno in cui viene giocata la Finale NCAA

4. CONFLITTI DI DATE CON ALTRI EVENTI

– I conflitti di date con gare, ad esempio, di NHL, devono essere evitati

5. TRASMISSIONI TELEVISIVE

– Le date e gli orari delle partite possono essere modificati per rispondere alle esigenze delle emittenti televisive detentrici dei diritti di trasmissione (ABC, ESPN e TNT)

Ora che sappiamo il procedimento con il quale viene creato il calendario NBA non ci resta che attendere i primi di agosto quando la lega renderà pubblico quello per la stagione 2016-2017!

Eccolo, Matt Winick, colui che dal 1984 al 2015 ha creato i calendari della lega

Jacopo Cigoli
@JacopoCigoli

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Pubblicato da
Redazione NbaReligion

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