Joel Embiid continua a rimanere uno dei misteri più grandi in assoluto della NBA, dove è approdato con la scelta numero 3 nel Draft 2014 senza però aver ancora esordito nella Lega a causa dei continui problemi al piede destro che da ormai un paio d’anni lo tormentano.
Notizia di ieri è che il nativo di Yaoundé, Camerun, è volato in Qatar per proseguire le sue terapie ed essere monitorato nei minimi dettagli nella riabilitazione all’ospedale Aspetar di Doha, ritenuto uno dei poli all’avanguardia nella medicina moderna. Lo ha riportato Keith Pompey del Philadelphia Inquirer.
Embiid era già stato ad Aspetar poco prima della fine del 2015 per dei controlli di routine sul piede più volte operato. Ci ritorna qualche mese dopo con al seguito la famiglia, parte dello staff medico dei 76ers e il suo fisioterapista personale che lo segue da diverso tempo.
Secondo la tabella di marcia Embiid dovrebbe ritornare abile e arruolabile per l’inizio del training camp che aprirà la stagione prossima, o almeno questo è l’intento dell’équipe medica che lo segue dall’inizio del suo calvario iniziato con l’intervento chirurgico al piede destro pochi giorni prima del Draft 2014 quando era in uscita dal College di Kansas. I tempi di recupero vennero stimati in 6 mesi circa, ma alla fine si decise per non forzare il rientro e farlo rimettere al meglio per la stagione successiva.
Invece nel giugno scorso un esame strumentale ha rivelato una ricaduta nello stesso piede operato, quindi altro intervento e di nuovo la luce in fondo al tunnel che si allontana per questo ragazzo nato il 16 marzo 1994. Ora la riabilitazione sembra procedere senza intoppi particolari facendo ben sperare i Sixers, che lo stanno aspettando con pazienza e credono nelle sue potenzialità, e soprattutto il povero Joel, su cui la sfortuna si è accanita e proprio non vuole fargli iniziare a vivere a pieno il suo sogno NBA.