Fino a ora, la filosofia di Coach Byron Scott era stata quella di tenere fuori i giovani talenti dai momenti caldi delle partite. Come dichiarato e dimostrato, Julius Randle, ma soprattutto Jordan Clarkson e D’Angelo Russell non avevano il posto assicurato in campo al termine del 4° quarto.
Le ultime dichiarazioni dell’allenatore dei Los Angeles Lakers segnalano un cambio di tendenza. D’ora in avanti, i tre giovani dovrebbero avere più minuti a disposizione al termine delle partite, dopo essere stati panchinati sul finire della partita (persa) di venerdì contro i Phoenix Suns. Li farà giocare «in ogni caso».
Dopo averli più volte criticati nel corso della stagione, Scott sembra più disponibile a gettarli nella mischia per metterli alla prova. Questa la sua dichiarazione di domenica:
«Il mio obiettivo è di mandarli in campo e farli giocare anche quando sbagliano e quando stanno giocando male. Devono riuscire a cavarsela come gruppo.»
Mentre per Russell si è già notata un’inversione di tendenza rispetto ai primi mesi della stagione, Randle e Clarkson sono stati utilizzati molto poco negli ultimi minuti di gioco.
Non è chiaro se l’inversione di tendenza sia stata forzata dalla dirigenza o semplicemente derivi da un cambio di opinione. In ogni caso, i giovani dovranno passare del tempo a guardare i video del secondo quintetto (quello dei veterani). Scott ha spiegato la cruciale differenza fra primo e secondo quintetto.
«Se siamo sotto di 6, 8 punti, ognuno cerca di farcela con le proprie forze, invece di provare insieme, come invece fa il secondo quintetto.»
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