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Wade, consiglio a Davis: “Non forzare il rientro”

Dwyane Wade e i suoi Miami Heat hanno sbancato nella notte lo Smoothie King Center di New Orleans per 113-99. Per il prodotto di Marquette 25 punti alla sirena finale, ma niente duello con la superstar dei Pelicans, ovvero Anthony Davis, la cui stagione è già terminata a causa di un doppio infortunio.

The Brow dovrà sottoporsi a un doppio intervento chirurgico per sistemare i problemi al ginocchio sinistro e al tendine della spalla sinistra. I tempi di recupero stimati sono sui 4-5 mesi per un rientro in campo, il che mette in fortissimo dubbio la sua presenza ai Giochi Olimpici di Rio in programma il prossimo agosto.

Davis vorrà cercare di rientrare a tutti i costi per l’evento a cinque cerchi ma dovrà stare attento a non forzare la tabella di marcia per evitare ricadute o per evitare di non guarire al meglio. Ne sa qualcosa Wade, alle prese con una situazione simile nei primi anni della sua carriera NBA e che ha voluto dare un consiglio al più giovane collega nel postpartita. Ecco le sue parole riportate da Michael Wallace di ESPN.

So bene come si sente Anthony in questo momento. Sarà una strada molto lunga, credetemi. Quando sei così giovane, pensi di poter guarire più in fretta del previsto anche grazie alle tecnologie avanzate che ci sono oggigiorno. Tuttavia non è così semplice, lo so bene perché mi sono trovato in una situazione del genere anch’io quand’ero più giovane. Nel 2006/2007 avevo un problema al ginocchio e uno alla spalla, tali da operarmi in entrambi i posti. Ricordo che non volevo operarmi per nessuna ragione al mondo, perché sapevo avrei perso il finale di stagione. Finché non mi portarono in ospedale il giorno dell’intervento, non ero convinto. La riabilitazione poi fu stata lunga e faticosa, alla fine commisi un grosso errore: per smania di tornare, sono rientrato prima del previsto e questo mi provocò in seguito altri problemi al ginocchio che con qualche mese in più di cautela non avrei avuto. Quindi io gli suggerisco di avere pazienza, di prendersi tutto il tempo che serve e di tornare solo e soltanto quando sarà al 100% o quasi al 100%, non prima. E’ ancora molto giovane e ha un talento sconfinato: ha tutta la carriera davanti, non ne vale la pena complicarsela.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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