Categorie: Ncaa

March Madness 2016, Sweet Sixteen Day 2: Dominio ACC

Si è discusso tanto durante la stagione del valore delle varie Major Conferences, con una diatriba più o meno accesa su quale fosse la più qualitativa: la Big12 si è imposta a lungo come la favorita da parte degli addetti ai lavori, incalzata dall’incedere delle buone prestazioni dei team della Big Ten; a pochi passi dalla conclusione del torneo, tuttavia, tutto questo chiacchiericcio “da bar” sembra essere stato spazzato via dalla prova di forza messa in atto dagli atenei della ACC.

4 squadre approdate all’Elite8, record nella storia del torneo NCAA, con la certezza di mandarne due alla Final Four ed una al Championship Game: sono infatti North Carolina, Notre Dame, Virginia e Syracuse ad approdare tra le “elitarie” ultime 8 compagini di questa March Madness 2016; se da un lato Tar Heels e Cavaliers continuano a rispettare il favore del pronostico, cristallizzato dai rispettivi seed #1 nella parte East e nella parte Midwest del bracket, dall’altro lato assistiamo ad un’inaspettata corsa dei Fighting Irish e degli Orange.

Syracuse si è trovata ad affrontare nella stagione una serie di problemi che vanno dalla squalifica di 9 gare in ACC per Coach Boeheim a delle brucianti sconfitte che ne hanno messo in dubbio la partecipazione alla March Madness, sconfitte che hanno infatti sollevato polemiche da più parti circa la decisione nel Selection Sunday di dare una chance ai ragazzi di arancione vestiti; gli Irish invece hanno messo in piedi una stagione convincente nonostante Grant, eroe della passata March Madness, avesse spiccato il volo nel professionismo ( NY Knicks ), ma nessuno mai avrebbe legittimamente auspicato un simile cammino in questo torneo.

EAST REGIONAL

#1 NORTH CAROLINA TAR HEELS vs. #5 INDIANA HOOSIERS: 101-86

Dominio dei Tar Heels che per la prima volta nella propria storia terminano un match di Sweet16 in tripla cifra, permettendo a Coach Williams di strappare il pass per la Elite8 per la dodicesima volta, secondo solo all’anima UNC Dean Smith e a Coach K: partita con poca storia che vede avanzare l’attuale favorita d’obbligo, insieme a Kansas, al trionfo finale; UNC chiude la prima frazione di gioco con un vantaggio di 11 punti ( 52-41 ) e da lì in poi gestisce senza difficoltà l’andamento del match compattandosi in difesa ( Hoosiers limitati al 41% dal campo ) e variegando i propri attacchi, mettendo in mostra un affidabile tiro da 3 punti che in molti hanno sempre definito essere deficitario per l’ex ateneo di MJ.

Marcus Paige centra il bersaglio dalla lunga distanza per ben 6 volte ( su 9 tentativi ) pareggiando il record di UNC nella March Madness stabilito da Shammond Williams nel 1998, chiudendo il match con 21 punti a referto ( 6 assist ) ed imponendosi come top scorer del quintetto titolare dei Tar Heels, interamente in doppia cifra: ennesima doppia doppia stagione per Johnson con 20 punti e 10 rimbalzi, 15 punti per Meeks e 14 punti a testa per Jackson e Barry; il miglior realizzatore del match, tuttavia, è Yogi Ferrell che chiude la propria carriera universitaria tra le fila degli Hoosiers mettendo a referto 25 punti, abbandonando il college basketball come uno dei suoi giocatori più significativi degli ultimi anni.

#6 NOTRE DAME FIGHTING IRISH vs. #7 WISCONSIN BADGERS: 61-56

Match decisamente dal forte sapore di March Madness questo tra Notre Dame e Wisconsin: emozioni a non finire in una partita giocata in sostanziale parità per tutto l’andamento della stessa; sono gli Irish alla fine ad avere la meglio grazie alla caparbietà di Demetrius Jackson, vero leader della banda allenata da Coach Brey.

Ambedue le formazioni chiudono il match con percentuali dal campo decisamente basse ( 40% per entrambe ) mostrando due ottime difese che si danno battaglia fino all’ultimo pallone, sono infatti due straordinarie giocate difensive del già citato Jackson a consegnare a Notre Dame il pass per l’Elite8: Wisconsin avanti di 3 ( 56-53 ) a 26 secondi dal termine grazie ad una tripla di Brown, con Notre Dame che si rifà subito sotto ( 56-55 ), ed è qui che tutta la tenacia e la classe di Jackson fuoriescono grandiosamente; rimessa dal fondo per i Badgers e rubata di Jackson per il facile lay-up del vantaggio ( 56-57 ), successivo attacco a vuoto di Wisconsin che porta ad un rimbalzo e a due liberi, entrambi a segno, per Notre Dame ( 56-59 ) e secondi finali di partita chiosati da un’altra, decisiva, palla rubata da Jackson che non permette ai Badgers di poter disporre di un tentativo da tre punti per pareggiare la gara.

Da segnalare l’ennesima doppia doppia per Zach Auguste, vero competitor di Brice Johnson di UNC, che chiude il match con 13 punti e 12 rimbalzi, ai quali si aggiungono i 16 punti di Jackson ( 6 assist ) ed i 19 di Beachem per Notre Dame; nelle fila dei Badgers 14 punti e 12 rimbalzi per Happ e 11 punti, con un terribile 4 su 12 dal campo, per Hayes.

Demetrius Jackson, leader di Notre Dame. credits: www.foxsports.com

MIDWEST REGIONAL

#1 VIRGINIA CAVALIERS vs #4 IOWA STATE CYCLONES: 84-71

Virginia risolve senza troppi problemi un match che sembrava essere insidioso prima della palla a due: insidie che svaniscono già nei primi 5 minuti di gioco con i Cavaliers che si portano sul 17-3, gestendo da lì in poi un vantaggio che arriva a sfiorare i 17 punti, cristallizzando il punteggio sul 45-31 al termine della prima frazione di gioco; inizio di secondo tempo con un Iowa State più intraprendente che cerca di ricucire lo strappo, andando a sbattere successivamente contro una strepitosa prestazione di squadre che dà ai ragazzi di Coach Bennett la possibilità di avanzare al turno successivo.

A nulla è valsa la solita, straordinaria, performance di Niang che chiude il match con 30 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, nonostante il limite impostogli dai 4 falli commessi: i Cavaliers dimostrano, ancora una volta in questa March Madness, di essere più del solo Brogdom, ACC Player of the Year, autore comunque di 12 punti ( con un pessimo 4 su 12 al tiro ) e 5 assist; sugli scudi Gill con 23 punti, top stagionale, e Tobey che, uscendo dalla panchina, contribuisce con 18 punti e 7 rimbalzi, assicurando a UVA il pass per la finale del Midwest Regional.

#10 SYRACUSE ORANGE vs #11 GONZAGA BULLDOGS: 63-60

Il match tra le due formazioni meno pronosticabili di questa Sweet16 si risolve a favore di Syracuse che zittisce le tante critiche, piovute a seguito della sua selezione nel torneo, proseguendo nei suoi sogni di March Madness ed entrando nel novero delle 8 “sorelle” che andranno a giocarsi l’accesso alla Final Four: risultato di 63-60 perfettamente in linea con un match condotto da entrambe le squadre su binari paralleli; a fare la differenza, a conti fatti, la presenza e la solidità al tiro libero degli Orange che sono andati in lunetta per ben 16 volte, tirando con un incredibile 87,5% ( 14 su 16 ), a fronte della scarsità statistica dei Bulldogs che hanno avuto a disposizione solo 5 liberi ( 4 a segno ).

La prestazione dei Bulldogs può definirsi come una chiara dimostrazione d’orgoglio da parte dei suoi due giocatori più rappresentativi, Wiltjer ( 23 punti ) e Sabonis ( 19 punti e 17 rimbalzi ), mal supportati dal resto della squadra, a differenza dei ragazzi di Coach Boeheim che hanno contribuito in maniere variegata alla sorti del match: 20 punti per Gbinije, 15 per Cooney, 10 per Richardson, 9 per Roberson ( 12 rimbalzi ) e soli 4 punti dalla panchina per Lydon, autore però di ben 6 stoppate che, nei momenti caldi del match, hanno saputo tenere a bada l’ardore agonistico dei Bulldogs.

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Pubblicato da
Stefano Romani

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