Mancano soltanto due settimane alla data più triste per i tifosi purple-and-gold, quella del ritiro di Kobe Bryant. Il meritato farewell tour del Black Mamba in questa stagione ha conosciuto già molte tappe, ma sicuramente quella più importante e colma di emozioni sarà quella di stanotte, l’ultima partita del #24 contro gli eterni rivali dei Boston Celtics.
Intervistato da Mark Murphy, del Boston Herald, Bryant ha condiviso alcuni suoi personali ricordi della rivalità tra Lakers e Celtics, e delle battaglie tra le due squadre, a partire dalla sua infanzia, vissuta oltreoceano:
“Avere una possibilità di essere parte di questa rivalità, e giocare di nuovo contro di loro e vedere quel verde? Si tratta di qualcosa di unico, di speciale. Sono cresciuto con i Lakers e i Celtics. Quando ero piccolo, in Italia, non c’erano partite NBA, la lega non era così ‘global’ e così tutto quello che potevi sperare di vedere erano i Lakers e i Celtics, e tutta quella rivalità.“
Una passione, quella di Kobe Bryant, iniziata sotto il segno delle sfide tra Larry Bird e Magic Johnson, finché di quella rivalità non è entrato a far parte, arrivando anche a giocarsi con i Celtics ben due Finals NBA (nel 2008 e nel 2010), dividendosi equamente la posta con i nemici di sempre:
“Quello che ho imparato dalle finali del 2008 è stato che la mia leadership era quello che ci aveva traditi come squadra. Avevo preparato la nostra squadra per essere un’unità davvero forte e coesa, ma non l’avevo preparata per battere le fibra dei Celtics. Mi ha costretto a trovare un equilibrio tra la costruzione di un ambiente coeso e positivo, e costruire una squadra psicologicamente forte. Mi ha spinto a diventare un leader migliore.“
Stanotte un’altra pagina di questa storica rivalità sarà voltata, e Kobe Bryant non incrocerà più le lame con i Boston Celtics. E per questo ci piange il cuore. Ma non possiamo per ringraziare per quello che ci hanno regalato.