Ma i progressi fatti dalla squadra sono evidenti e la considerazione della Lega nei confronti di Stevens cresce partita dopo partita. La sua capacità di leggere le gare e la preparazione tattica data alla squadra lo mettono già oggi tra i migliori allenatori in circolazione. Non solo: il giovane coach ha già mostrato grandissime letture anche in uscita dai time-out, dove i Celtics sono tra le squadre più efficienti con anche svariati buzzer beater nel corso delle ultime due stagioni.
Citofonare Utah
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Citofonare Toronto
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Citofonare Cavaliers
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La crescita sembra non fermarsi e in questa stagione la franchigia più titolata della Lega è migliorata ancora, e notevolmente. I Celtics hanno il 4° miglior attacco per punti segnati con 106.1 su 100 possessi, e sono 2° per rubate (9.5/100 poss) e 6° per assist (17.8/100 poss) ma risultando addirittura terzi nel rapporto assist/palle perse dietro solo a Golden State e San Antonio, chiaro segnale di una grande organizzazione di squadra.
Tutto questo correndo come quasi nessuno nella lega (3° per PACE dietro solo a Sacramento e Golden State) e giocandosela alla pari con tutti, compresi Cavs – vittoria a Cleveland sulla sirena – Spurs, e soprattutto Warriors.
I ragazzi di Stevens infatti sono stati sempre un osso duro per Golden State negli ultimi due anni, ovvero sia da quando Curry & Company hanno deciso di riscrivere la storia del Gioco, risultando essere la squadra col minor scarto subito (appena 5 punti), costringendoli ad un doppio supplementare al Garden nella gara d’andata di quest’anno e regalandosi la soddisfazione di essere i primi a battere la squadra di Luke Walton sulla Baia dopo 54 vittorie consecutive di Regular Season. Altro che pesce d’Aprile.
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Stevens può schierare svariati quintetti ed ha già mostrato una spiccata predisposizione a cambiate vari assetti a seconda delle esigenze della partita, mischiando molto le diverse unit (panchina e starting-five). La presenza di giocatori che possono vestire più ruoli rende i Celtics una squadra anomala e difficile da contrastare per gli avversari.
Thomas, Smart, Bradley, Turner o perfino Crowder sono in grado di gestire la palla e giocare il pick-and-roll da palleggiatore, dove Sullinger, Zeller, Amir Johnson, Olynyk o Jerebko sono abili nel “rollare” e finire a canestro, con gli ultimi due che si sono dimostrati anche tiratori affidabili dal perimetro. Particolarmente Olynyk che, non solo possiede il miglior DefRtg (96.5) e NetRtg (6.4) tra i compagni ad aver giocato almeno venti minuti, ma è anche una preziosa chiave offensiva grazie ai pick-and-pop giocati con Thomas che aprono spazio per lui ed i compagni.
Inoltre, di tutti i quintetti schierati dal giovane coach quello che vede appunto la presenza di Thomas ed il canadese (più Bradley-Crowder-Sullinger) risulta essere di gran lunga il migliore (addirittura 116.3 punti di OffRtg contro i 103.2 medi di squadra).
Thomas, infine, sta vivendo una stagione da All-Star. I suoi numeri sono straordinari con 21.7 punti, 6.7 assist e 2.9 rimbalzi in poco più di 32 minuti di utilizzo – tutti carrer-high – più un pazzesco 56.3% di efficienza in restricted area (per rendersi conto Westbrook, non proprio lo stesso fisico, tira poco meno del 58% – assurdo). Numeri che gli hanno garantito anche la prima chiamata alla partita delle stelle.
L’entusiasmo è alto e sembrano esserci tutti i presupposti per considera i C’s almeno una rispettabile outsider nel tabellone dei Playoff della Eastern-Conference, dove, eccezion fatta per i super favoriti Cavs di LeBron, Irving e Love, i giochi saranno molto aperti. Parlare di titolo di Conference o Finals sembra ancora prematuro, ma sicuramente la strada intrapresa è quella giusta. Il futuro sembra essere ancor più roseo se si considera anche il grandissimo lavoro del GM Ainge nell’acquisire una miriade di prime e seconde scelte per i Draft dei prossimi anni, oltre al costruire una rosa giovane e creare una buonissima situazione salariale.
La prossima estate sarà uno spartiacque fondamentale per il futuro della franchigia e molto passerà anche dal Draft. I Celtics detengono tra le tante la prima scelta dei Brooklin Nets, che attualmente possiedono il quarto peggior record della Lega, e non è sbagliato credere che possa cadere – almeno – tra le prime cinque nella prossima lottery.
La stessa trade che vide l’addio di due idoli del Garden come Pierce e Garnett adesso potrebbe cambiare, in positivo, le prossime stagioni dei Celtics. La risalita dei Celtics verso la vittoria è iniziata e sembrano esserci tutti gli elementi per riportare Boston ad essere una franchigia vincente.
Time is a flat circle, diceva qualcuno.