I Golden State Warriors sono inciampati in un ostacolo inaspettato. Nella loro corsa alle 73 vittorie stagionali, che sarebbe record assoluto, superando le 72 dei Chicago Bulls del 1995-1996, sono incappati nei Minnesota Timberwolves.
Sprecare un vantaggio di 17 punti e perdere al supplementare per 124-117, il tutto fra le mura amiche della Oracle Arena: esegue Golden State.
Dall’altra parte della barricata, le prestazioni personali non sono certo state sottotono. Shabazz Muhammad ha fatto registrare il career-high di 35 punti. Andrew Wiggins non ha voluto essere da meno, mettendone 32.
Per i suoi standard, brutta serata al tiro di Stephen Curry. Per lui 7/15 dal campo, di cui 4/14 da tre, concludendo comunque con 21 punti e 15 assist. I suoi primi punti dal campo sono arrivati solamente nel terzo quarto. Klay Thompson ha concluso con 28 punti, frutto di un 12/22 dal campo, 4/11 da tre. Da segnalare anche i 20 punti di Harrison Barnes e i 12 punti, 9 assist e 6 rimbalzi di Draymond Green.
Oltre al contributo dei già citati Wiggins e Muhammad, si è messo in mostra anche il rookie Karl-Anthony Towns. Per il candidato ROY sono arrivati 20 punti, 14 rimbalzi e 4 assist. Da citare l’azione che, sul 116-114 per gli ospiti a 1 minuto dal termine del supplementare, lo ha portato a segnare 2 punti e a subire fallo per aumentare il vantaggio.
Con un record di 69-9, i Warriors non hanno potuto raggiungere le 70 vittorie in Regular Season: sarebbero stati la seconda squadra nella storia a raggiungere tale cifra. Ora, per battere il record di vittorie stagionali, serviranno 4 W su 4 partite. Il calendario delle partite non sembra essere favorevole: all’orizzonte si vedono San Antonio Spurs e Memphis Grizzlies, con 2 partite a testa. Un dato curioso: per la terza volta la corazzata della Baia cade contro un team ultimo nella propria Division, dopo le sconfitte patite dai Bucks in dicembre e dai Lakers più recentemente.