Quattro partite e poi l’addio. Kobe Bryant sta per terminare la propria carriera, e lo farà in casa propria: allo Staples Center di Los Angeles il 13 di aprile vs Utah.
Come vivrà quei tristi attimi il black mamba? Lo ha rivelato lui stesso, ai microfoni di ESPN:
“Provo a non pensarci troppo e a non farmi prendere dall’emozione. Voglio solo andare la fuori e giocare sperando che il mio corpo stia bene, che possa correre su e giù per il campo e giocare quel match al più alto livello di competizione, per l’ultima volta.”
Cambia qualcosa in preparazione dell’ultima partita della carriera? “Non permetterò che succeda nulla di diverso da quello che è la solita routine. Lo stesso gruppo di persone. Ancora una volta. Il finale perfetto? Vincere un anello, ma non succederà. E’ fatta. Dovrò solo scendere in campo di fronte ai miei tifosi e giocare al massimo, non permettendo a Utah di prenderci alla leggera. Le ultime volte ci han battuto di circa 40 punti, quindi mi aspetto che vengano a Los Angeles per provare a fare la stessa cosa. Questa è una delle migliori ultime partite che si possa chiedere, una di quelle competitive e fisiche. Questa dovrebbe essere sempre la pallacanestro.”
Cosa proverai quella notte? “Quando arriva davvero il momento, non sai mai cosa succederà” ha continuato Kobe. “Potrei stare seduto tutto il tempo con le lacrime che sgorgano dagli occhi. Lo dubito, ma potrebbe accadere. Non so, vedremo. Il calore dei tifosi? Lo sento, ed è dannatamente bello. Essere rimasti a LA anche negli anni duri e colmi di sconfitte rende tutto molto bello, ne vale la pena. “