I Rockets valuteranno Bickerstaff e Morey a fine stagione

Tutti sul banco degli imputati in casa Rockets al termine di questa travagliata stagione. Per la verità, Houston è ancora in corsa per fare i playoff anche quest’anno, a una sola vittoria dai Jazz che detengono al momento l’ottava posizione a Ovest; ma dopo le 56 vittorie stagionali e la finale di conference dello scorso anno, è evidente che c’è stato in quest’annata un vistoso passo indietro, e il proprietario Leslie Alexander pare deciso a valutare bene ogni uomo a libro paga, a cominciare ovviamente da coach e GM.

La posizione di Bernie Bickerstaff, subentrato nel corso della stagione a Kevin McHale, è chiara da tempo, visto che lo stesso Alexander non ha mai fatto mistero di voler valutare la sua eventuale riconferma solo a fine stagione: e in caso di mancato accesso ai playoff il coach ad interim potrebbe dunque essere il primo a fare le valigie.

Più intricata invece la situazione del GM Daryl Morey, a bordo della squadra dal 2007 e vero e proprio ingegnere del roster attuale, con gli acquisti, in particolare, di James Harden e Dwight Howard. La coppia che avrebbe dovuto spostare gli equilibri della Lega ha palesato spesso limiti strutturali, in particolare nella propria metà campo, ma finora si era riuscito a coprire questi difetti con stagioni più o meno buone, e addirittura un exploit l’anno scorso che pareva poter rendere finalmente Houston una contender credibile. Ora invece il castello di carte pare esser crollato, con un roster costruito per un gioco particolare come quello voluto da McHale ma con ormai troppi elementi discontinui, non sempre concentrati e spesso inconsistenti difensivamente: ragion per cui anche l’operato del massimo dirigente, finora mai in discussione, verrà attentamente valutato quest’estate, e non si esclude che Alexander possa cercare un nuovo “ingegnere” per fare un deciso restyling della squadra.

Già, perché anche i giocatori non saranno esenti da questa inquisizione interna: già al centro di voci di mercato prima che questo chiudesse in stagione, pare molto probabile che l’off season in Texas possa essere molto movimentata, con Dwight Howard principale indiziato, ma non unico, a lasciare subito la franchigia, in una trade comunque molto complicata da imbastire. A Houston insomma si preannuncia dunque un’estate piuttosto calda.

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Pubblicato da
Giacomo Sordo

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