Carmelo Anthony è molto attento alle dinamiche di squadra. Recentemente si è anche fatto portavoce, fra i veterani dei Knicks, di un’istanza per diminuire i minuti di gioco agli “attempati” e lasciare spazio ai giovani, nelle ultime partite della stagione. La stella dei New York Knicks però ha espresso il desiderio di una maggiore continuità del roster nel tempo, per trovare la formula migliore. Lo stesso Anthony, Kristaps Porzingis e Robin Lopez dovrebbero tornare a essere in quintetto la prossima stagione, ma il prodotto di Syracuse ha avuto oltre 70 compagni e 4 diversi allenatori da quando ha raggiunto i Knicks nel 2011.
Penso che sia l’aspetto più importante, avere quel tipo di continuità. Avere un gruppo di ragazzi che riesce a rimanere insieme per un certo periodo, senza continuare a cambiare ogni anno. Penso che se ogni anno riusciamo a raggiungiere questo obiettivo come squadra e come organizzazione, si cominceranno a vedere miglioramenti. I ragazzi si sentirebbero più sicuri di sé e più rassicurati nel gioco, e lo stesso come squadra. Non penso che un giocatore possa imparare bene un sistema, rimanendo qui un paio di mesi e poi ruotandosi con altri giocatori, sempre avanti e indietro. Un giocatore ha bisogno di rimanere per un certo periodo di tempo per diventare una specie di esperto di un sistema.