We Are All Witnesses. Una frase che spesso è stata usata in relazione alle prestazioni irreali di LeBron James, ma che in questa stagione si è sempre più adattata alla straordinaria cavalcata dei Golden State Warriors, in grado, vincendo ieri notte a San Antonio, di pareggiare il record di vittorie stagionali dei Chicago Bulls a marca Jordan-Pippen-Rodman del 1995/96, e adesso nella posizione ideale per migliorarlo. Manca infatti solo una partita per concludere la stagione, e la sfida contro i Memphis Grizzlies potrebbe portare Golden State a scrivere il record di 73-9.
Poco prima della partita contro gli Atlanta Hawks, anche James ha voluto dire la sua su questo straordinario risultato raggiunto dai campioni uscenti:
“Posso dire davvero di essere stato testimone della storia. Ricordo la squadra del ’95/96 ma non guardai ogni partita, non fui abbastanza fortunato da poterle seguire tutte. E quindi ‘sapevo’ del record, per sentito dire. Guardavo i Bulls da lontano. Ma essere effettivamente nella lega ora che stanno realizzando questo record, avere l’opportunità di vederlo è qualcosa di cui potrò raccontare in futuro.“
Nessun risentimento quindi nelle parole di James, che solo l’anno scorso si è visto negare dagli Warriors il suo terzo titolo NBA, e che quest’anno è stato battuto per due volte dalla franchigia della Baia. E inoltre James ha voluto dire la sua anche sul dibattito sorto intorno alle energie spese da Golden State nel raggiungimento di questo record, un dispendio fisico e psicologico che alcuni commentatori hanno ritenuto eccessivo durante la regular season:
“Credo che abbiano semplicemente giocato il loro gioco. Non puoi deludere nessuno se vinci e poi dire ‘Oh, erano stanchi perché alla fine hanno perso’. Non hai questa possibilità se non vinci. Non arrivi a giocarti un campionato se non vinci. Non credo che siano preoccupati della stanchezza a questo punto.“
Ma al di là dei complimenti agli Warriors, LeBron è concentrato sugli obiettivi dei suoi Cleveland Cavaliers che, con un vantaggio di due sole partite sui Toronto Raptors, debbono vincere contro gli Atlanta Hawks stanotte per assicurarsi la seed #1 a Est e il fattore campo nei playoff. Ma questo ha un’importanza relativa per LeBron James:
“Tutto quello che importa è continuare a giocare bene. La seed #1, la seed #2, qualsiasi seed, non è stata la cosa su cui ci siamo concentrati, tutto quello che ci interessa è continuare col nostro gioco, con le nostre abitudini e lavorare sui risultati.“