Dopo un primo atto della serie come quello consumatosi nella notte tra sabat e domenica, tutto ci aspettava da gara due tranne quello che è realmente accaduto.
Il primo quarto della partita della Chesapeake Energy Arena è il preludio di una delle peggiori partite, se non la peggiore della carriera ai playoff di Kevin Durant, che arriva alla conclusione molte volte senza quasi mai trovare il canestro.
Agli ospiti basta controllare il ferro in difesa e segnare nelle occasioni create per chiudere i primi dodici minuti in vantaggio per 24-20.
Nel secondo quarto lo spettacolo non è proprio quello che ci aspetterebbe da una partita di playoff (non che nel primo ci fosse stato poi così tanto da divertirsi), e nessuna delle due squadre riesce a prendere il comando della partita. Tra gli errori anche di Westbrook oltre che di Durant da una parte, e quelli di più o meno di chiunque ci sia in campo dall’altra parte, la prima metà di gara vede Thunder e Mavs sul 45-43 in favore degli ospiti.
Nel terzo quarto va in scena una sorta di delirio offensivo, nessuna delle due squadre riesce a segnare 20 punti e le palle perse la fanno da assolute protagoniste.
Durant continua la sua serataccia al tiro, Westbrook cerca con scarso successo di coinvolgere i suoi compagni di squadra, i Mavs invece non riescono a trovare il canestro nè con soluzioni interne nè da dietro l’arco. Deron Williams ha un buon impatto sul gioco, riesce ad essere consistente da tre punti (l’unico probabilmente) e fa registrare diversi assist: i suoi minuti in campo sono però limitati dal problema di ernia che lo affligge già da qualche settimana. Il terzo quarto si conclude sul 62-59 per OKC.
Finalmente negli ultimi dodici minuti i Thunder riescono a fare quello che gli riesce meglio, ossia correre, e ricuciono l’iniziale vantaggio guadagnato da Nowitzki e compagni in apertura di quarto. L’incontro continua equilibrato fino agli ultimi secondi della partita, quando Durant ha l’occasione di portare avanti i suoi ma sbaglia due tiri consecutivi, mentre dall’altra parte Wesley Matthews converte il layup che tiene avanti Dallas fi 4. Alla penultima azione della partita, però, è proprio il numero 35 dei padroni di casa che trova il colpo della serata, mandando a segno una tripla pesantissima che riporta i suoi in ritardo di un solo punto; dall’altra parte viene mandato in lunetta Felton a circa sei secondi dalla fine, ma il play ex Knicks manda sul ferro entrambe le conclusioni ravvicinate e permette ad OKC di avviare un ultimo contropiede: Durant corre verso il ferro con mezza difesa addosso, conclude, sbaglia, tap-in di Westbrook, altro errore, infine interviene Steven Adams che converte a canestro facendo esplodere la Chesapeake.
Gli arbitri però vogliono andare a rivedere se il tiro del neozelandese è arrivato in tempo o no, e l’istant replay mostra chiaramente come il tempo sia già scaduto da qualche decimo quando la palla lascia del tutto le mani di Adams: il risultato rimane sull’85-84 e i Dallas Mavericks colgono una fondamentale vittoria in trasferta.
Ai padroni di casa resta il rammarico di una delle peggiori serate al tiro sia di Kevin Durant che di Russell Westbrook. che dopo l’exploit offensivo di gara 1 mostrano per l’ennesima volta tutti i limiti, sopratutto mentali, di una squadra che non riesce mai ad esprimere fino in fondo il suo potenziale.
Appuntamento adesso tra due giorni all’American Airlines Center di Dallas per gara 3.
TABELLINI
Thunder: Durant 21 pt, 9 rimbalzi, 2 ast; Westbrook 19 pt, 14 rimbalzi, 6 ast; Ibaka 12 pt, 8 rimbalzi.
Mavs: Felton 21 pt, 11 rim, 3 ast; Nowitzki 17 pt, 4 rim, D.Williams 13 pt, 5 ast.
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