Uno dei fattori che incide maggiormente sull’esito dei playoff NBA è l’aggressività. Quante volte nelle conferenze stampa della post-season abbiamo sentito dire “siamo entrati in campo subito aggressivi” oppure “la prossima partita dovremo giocare più aggressivi“? Tante. Veramente tante. Un allenatore che sicuramente la pensa premia l’aggressività è Stan Van Gundy, che ha appena ricevuto una multa da $25000 per aver criticato l’operato degli arbitri dopo gara 1 tra Cleveland e Detroit.
La domanda sorge spontanea: perchè Van Gundy sta mettendo pressione sulla classe arbitrale? Un motivo c’è ed è anche piuttosto rilevante. Nessuna squadra da Est ha messo in difficoltà LeBron James negli ultimi cinque anni come i Pacers. Uno dei punti fondamentali del piano partita di Indiana è sempre stato quello di mettere sotto pressione LeBron in fase difensiva, cercando di caricarlo di falli e di farlo uscire fisicamente e mentalmente dal match. Addirittura una volta questa strategia ha portato all’espulsione di James durante uno degli incontri delle Finali della Eastern Conference.
Di conseguenza Stan Van Gundy vuole che gli arbitri facciano maggiore attenzione ai contatti riguardanti LBJ. E il diretto interessato ne è assolutamente consapevole: “Sono sempre attento al mio numero di falli. Il basket è un gioco di contatti e credo che gli arbitri la maggior parte delle volte facciano un ottimo lavoro. Certo, qualche volta non fanno la chiamata giusta, ma anche noi giocatori a volte perdiamo la palla. Penso che in gara 1 gli arbitri abbiano fatto un gran lavoro e che continueranno a farlo anche nei prossimi incontri“.
LeBron prova quindi a smorzare le polemiche. Dall’arbitraggio di gara 2 capiremo se ci sarà effettivamente riuscito…