Primo turno Playoffs 2016 – Game 2

Tra lunedì e mercoledì si sono disputate le otto Game 2 dell’edizione dei Playoffs 2016 e questa volta dobbiamo segnalare un botto particolarmente importante. Se è vero che il vecchio adagio NBA recita che una serie di Playoff non prende il via finché non c’è una vittoria in trasferta, allora possiamo ritenere ufficialmente iniziata la serie tra I Thunder e i Mavs. Contro ogni pronostico, anche alla luce della sonora batosta subita da Dallas alla Chesapeake Arena in Gara 1, gli uomini di Carlisle si aggiudicano Gara 2 e riportano la serie in parità. La serie ora si trasferisce in Texas e i Thunder porteranno in viaggio con se i dubbi di una Gara 2 che ha visto le percentuali di Durant e Westbrook naufragare ad un misero 27% e la consapevolezza che gli individualismi dei due giocatori di riferimento non possano aver la meglio nei confronti di una squadra esperta ed organizzata come i Mavs.

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Sempre nella notte di Lunedì sono scesi in campo i Warriors contro i Rockets. In contumacia Curry, Golden State si è aggiudicata la seconda partita senza troppi patemi d’animo. La forza sta nei numeri della squadra di Kerr, in grado di eseguire e non snaturare il proprio gioco nonostante l’assenza del MVP. Shaun Livingston in cabina di regia ha dettato i tempi in modo regale e  Thompson e Green (al limite della tripla doppia) hanno dimostrato una solidità che prescinde dalla presenza di Curry. Houston esce dal campo con una figura migliore rispetto a quella rimediata in Gara 1 ma i tifosi meritano più  rispetto e in casa si aspettano perlomeno una scossa emotiva per non farsi scivolare tra le mani una serie che per ora sembra non sia destinata neanche a partire. Stessa sorte sembra debba toccare alla serie tra gli Spurs e i Grizzlies. Altro record di franchigia per Memphis che nelle prime due gare di questa Post Season entrano nella storia dalla parte sbagliata sia per quanto riguarda la peggior sconfitta (in Gara 1), sia per quanto riguarda il minimo di punti realizzato in una partita di Playoff (in Gara 2). Sembra che il Team di Joerger non abbia armi per opporre resistenza nei confronti della super potenza nero argento, in grado di mandare a canestro 13 giocatori, ben due in più dell’intero roster dei Grizzlies. Pensiamo che al FedEx Forum la musica non cambierà e che questa serie vada via nel modo ottimale per una squadra non più giovanissima come gli Spurs: massimo risultato con poca fatica. Nella notte si è disputata allo Staples Gara 2 tra Clippers e Blazers e a farla da padrona è stata la panchina dei Clips. Capitanati dal sesto uomo dell’anno Jamal Crawford, i ragazzi usciti dal pino di Doc Rivers hanno dato l’accelerata decisiva che ha permesso a Paul e Griffin di amministrare il resto della gara. Con il ritorno a Portland per Gara 3 i Blazers sono sicuri di ricevere dal pubblico quell’iniezione di fiducia che permetterà loro di creare qualche problema ai losangelini che finora sono sembrati molto più pronti ad affrontare una serie al meglio delle 7, ma d’altronde il divario in esperienza ai Playoffs tra le due squadre è abissale.

A Est la prima Gara 2 ad andare in scena è anche quella più carica di tensione. I Raptors, usciti notevolmente ridimensionati da Gara 1 si presentano all’Air Canada Centre con una notevole carica di pressione sulle spalle, che Derozan non riesce a smaltire. Altra prestazione opaca per il #10 dei Raptors al quale vengono in soccorso il cuore di Lowry, tornato alle cifre che lo hanno portato in  quintetto all’All Star Game, e lo strapotere fisico di Valanciunas, in grado di dominare i lunghi avversari sotto entrambi i tabelloni. Indiana fa un passo indietro rispetto a Gara 1 ma c’era da aspettarselo; l’obiettivo di portare a casa una vittoria su due in quel di Toronto è stato raggiunto e ora che la serie si sposta ad Indianapolis, George & C. proveranno a fa valere l’importanza del fattore campo.

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Altra serie piuttosto equilibrata è quella tra Atlanta e Boston. Gara 1, finita con un solo punto di margine a favore degli Hawks sembrava dovesse incanalare anche Gara 2 sulla rotta dell’equilibrio ma una partenza degna di Bolt di  Atlanta lascia sui blocchi una Boston frastornata che chiude il primo quarto a soli 7 punti. Una partenza così in salita impone a Boston di affrettare i tempi ma gli Hawks, che stabiliscono il record di  franchigia nei Playoffs  in stoppate (ben 15), dimostrano una volta di più di essere la miglior difesa della lega. Nelle prossime due gare a Boston i Celtics dovranno dimostrare di che pasta sono fatti; Thomas, Crowder e compagnia dovranno tirar fuori tutti gli attributi che hanno dimostrato di avere nell’arco di tutta la stagione per non cadere in quel baratro dello 0-3 dal quale mai nessuna franchigia NBA è riuscita a risalire. A Miami gli Heat sembra non debbano aver problemi contro gli Hornets. Gara piuttosto tranquilla anche quella disputata nella notte, con Dwyane Wade in condizioni fisiche invidiabili. Charlotte, eccezion fatta per Kemba Walker, è ben poca cosa e la timidezza degli Hornets non aiuta se di fronte ci si trova una squadra con idee ben precise guidata dall’ottimo Spoelstra. Whiteside continua ad essere un rebus per la Front Line di Charlotte e la sua prestazione senza errori dal campo dimostra l’esponenziale crescita con il passare dei minuti trascorsi sul parquet. C’è solo da attendere se il palazzetto di casa darà nuova linfa agli Hornets che per ora sembra debbano soccombere senza opporre resistenza a discapito della franchigia della Florida. A Cleveland il punteggio finale non dice esattamente come sia andata la gara nei primi due quarti. Fino a metà del terzo quarto i Pistons erano decisamente in gara e solo la grandinata di triple piovuta dal cielo della Quicken Loans Arena ha permesso ai Cavs di produrre lo sforzo per l’allungo decisivo al quale gli uomini di Stan Van Gundy non sono riusciti ad opporre resistenza. Il talento offensivo dei Cavs è decisamente il fattore determinante in una serie che i Pistons stanno affrontando con lo spirito e l’atteggiamento giusto. Non siamo sicuri però che il cuore e l’orgoglio di Detroit possa bastare per competere contro le bocche da fuoco dei Cavs che andranno al Palace of Auburn Hills per cercare di chiudere in 4 gare una serie che si sta dimostrando più complessa di quello che poteva sembrare alla vigilia. Nella notte c’è attesa per le prime Gare 3 di questo primo turno e c’è la curiosità di capire come inciderà sulle serie il viaggio verso il parquet amico delle squadre che finora hanno giocato in trasferta. I Thunder sono al primo vero e proprio esame in questi Playoffs e a Dallas hanno bisogno di capire se realmente hanno una chance per competere fino alla fine della stagione. I Warriors, in attesa di sapere se Curry tornerà in campo, sono ospiti della squadra più abulica della Lega, i Rockets, che dovranno tirar fuori quella “garra” che hanno parsimoniosamente risparmiato durante tutto l’anno. A Est, a Indiana, andrà in scena il terzo atto della serie più enigmatica del primo turno e solo dopo la gara della notte si potranno fare dei bilanci e indicare una favorita per la vittoria finale di questa serie. A noi il piacevole compito di goderci questo spettacolo.

Checco Rivano

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