Harden riapre la serie, Warriors ko: recap e pagelle di gara-3

HOUSTON ROCKETS

 

Patrick Beverley, 6,5. Qualche importante giocata nel primo tempo, unita alla solita ottima difesa; nel secondo tempo cala ed è anche costretto a lasciare momentaneamente il campo per infortunio, ma lotta sempre su ogni pallone.

 

James Harden, 9. Partita pressoché perfetta del Barba: 35 punti, 8 rimbalzi, 9 assist e il canestro a 2.7 dalla fine che permette a Houston di riaprire una serie che altrimenti sarebbe già ampiamente chiusa. Offensivamente è inarrestabile, un rebus irrisolvibile per la difesa Warriors. Il tempismo di alcune giocate, poi, lo annovera all’interno di una ristretta cerchia di campioni.

 

Trevor Ariza 5,5. Tralasciano le percentuali al tiro più che rivedibili (7 punti con 3-12 dal campo), fino a pochi minuti dalla sirena finale la sua sarebbe stata una prestazione ampiamente sufficiente visto il buon lavoro fatto nella metà campo difensiva. La palla persa a 14 secondi dalla fine, però, poteva costare carissimo ai Rockets, ed è un errore che un giocatore con la sua esperienza non può permettersi di commettere.

 

Donatas Motiejunas, 7. Solida doppia-doppia per il lungo europeo, che chiude con 14 punti e 13 rimbalzi. Il 2/3 da oltre l’arco va ad impreziosire una prestazione fatta di tante piccole giocate al momento giusto, tra tap-out e lavoro difensivo.

 

Dwight Howard, 6,5. Il voto potrebbe essere anche più alto perché annienta completamente Bogut banchettando sotto le plance come piace fare a lui, ma i numerosi errori in lunetta (1-6 dalla linea della carità), specialmente nel finale di partita, non possono passare inosservati. Con questo Howard, comunque, Golden State potrebbe aver trovato una difficile gatta da pelare.

 

Michael Beasley e Jason Terry, 6,5. A più riprese entrambi si rendono molto utili alla causa dei Rockets: nel primo tempo il Jet manda a bersaglio due triple importanti dopo una preoccupante serie di errori, mentre nel secondo è Beasley a rivelarsi molto utile, e parecchio freddo, con giocate perfette negli ultimi minuti di partita.

 

GOLDEN STATE WARRIORS

 

Shaun Livingston, 6,5. Uno dei pochi a salvarsi dalla difficilissima serata degli Warriors. Ad inizio quarto periodo è lui a caricarsi la squadra sulle spalle guidando una rimonta che avrebbe potuto dare l’accesso diretto alle semifinali per i ragazzi di Kerr. 16 punti, 5 rimbalzi e 5 recuperi che avrebbero potuto fare la differenza.

 

Klay Thompson, 5. Non fatevi ingannare dalle statistiche: è vero che Thompson ha chiuso con 17 punti e 8 rimbalzi, ma nel complesso, soprattutto rispetto agli standard a cui ci aveva abituati, la sua è stata una pessima gara. Senza Curry dovrebbe essere lui il principale realizzatore della squadra, ma sbaglia parecchi tiri. Le scellerate scelte nel finale di partite, con Golden State sotto di un punto, fotografano al meglio al sua brutta serata.

 

Harrison Barnes, 5,5. Raramente ci si accorge di lui. Segna il primo canestro della gara ma poi scompare, facendosi notare di tanto in tanto per qualche giocata difensiva.

 

Draymond Green, 4,5. Anche in questo caso le statistiche potrebbero ingannare: 9 punti, 7 rimbalzi e 7 assist sono un bottino che pochi possono permettersi all’interno della Lega, ma ci sono anche 7 palle perse, 5 falli e -7 di +/- che ci aiutano a capire meglio il voto. Va a ondate, aiutando con la sua energia gli Warriors a recuperare, ma il banale errore di superficialità commesso a 2.7 dalla fine nega a Golden State la chance di vincere la partita.

 

Andrew Bogut, 4. Letteralmente mangiato da Howard. Spesso e volentieri in panchina per problemi di falli, quando è in campo non riesce minimamente a contestare la fisicità di Superman, finendo col diventare dannoso per la squadra.

 

Andre Iguodala, 6. Fatica per gran parte della partita a trovare il fondo della retina, ma quando la palla scotta lui risponde presente mandando a bersaglio una tripla che avrebbe potuto permettere a Golden State di portarsi sul 3-0.

 

Marrese Speights, 7. Uno dei migliori: esce dalla panchina con tanta energia, portando punti ad una squadra in netta difficoltà. Chiude con 22 punti e 3 triple che hanno segnato diversi momenti della gara. Con Bogut ed Ezeli così in difficoltà la sua presenza potrebbe rivelarsi vitale nelle prossime partite.

 

Ian Clark, 7,5. Sarebbe potuto essere l’eroe di gara-3. L’unica tripla mandata a bersaglio è un macigno perché Houston stava scappando via, ma la freddezza con cui ha giocato gli ultimi minuti dimostra che tutti, nei Golden State Warriors, possono dare una grossa mano alla causa. Alla fine per lui saranno 11 punti in 21 minuti, compreso il layup che a 10 secondi dalla fine avrebbe potuto regalare la vittoria agli Warriors.

 

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Andrea Falcetti

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