Dopo le prime due partite senza storia giocate alla Oracle Arena, i Golden State Warriors si spostano a Houston dove i Rockets proveranno in tutti i modi a riaprire i giochi in gara-3. Continua a non esserci Steph Curry, alle prese con un problema alla caviglia, e il quintetto di Kerr è così composto da Livingston, Thompson, Barnes, Green e Bogut, mentre Bickerstaff risponde con Beverley, Harde, Ariza, Motiejunas e Howard.
Le prime battute di partita sono equilibrate, con i Rockets che lavorano bene sotto i tabelloni con Howard e Motijunas (non a caso dopo soli 3 minuti Bogut commette il secondo fallo) punendo sugli scarichi con Harden e Beverley, ma quando gli Warriors hanno la possibilità di correre in contropiede fermarli sembra davvero impossibile. Houston conduce 8-6 a tre minuti e mezzo e con un bel parziale di 9-2 con canestri di Harden, Howard e Beverley allunga sul +7 a metà primo periodo (15-8). La fotografia del difficile momento degli Warriors sta in due schiacciate fallite da Ezeli, che nella seconda riceve anche una grande stoppata di Howard. Dopo un tentativo di riavvicinamento degli ospiti, una tripla di Harden riporta a +9 (24-15) i padroni di casa a 3 minuti dalla prima pausa e una schiacciata di Ariza in contropiede porta il gap in doppia cifra. Golden State inizia a sbagliare anche dalla lunetta e 4 punti consecutivi di Harden (già a quota 14) permettono ai Rockets di condurre 31-18 a fine primo quarto.
Una tripla di Speights apre il secondo periodo, e dopo un contro-parziale Houston di 4-0 le due squadre non trovano la via del canestro per diversi minuti (35-21 dopo oltre tre giri di orologio). Altri 5 punti di Speights riportano lo svantaggio sotto la doppia cifra, e se prima le percentuali erano molto basse adesso entrambe le formazioni vanno a bersaglio con relativa facilità, rispondendosi colpo su colpo (triple di Terry, Beasley, Ariza, Barnes e Speights). 35-45 il punteggio a metà secondo periodo, con Beasley, Harden e Terry che propiziano un altro parziale di 8-1 per il 53-36. Con i problemi di falli di Bogut Howard può banchettare nel pitturato, costringendo tra l’altro il centro australiano al terzo fallo, ma proprio sulla sirena permette a Golden State di ridurre lo svantaggio a 7 punti: all’intervallo Houston conduce 55-48.
Una tripla di Motiejunas e un canestro di Thompson aprono il secondo tempo, e nonostante Bogut commetta il suo quarto fallo, Thompson e Green riportano a -6 GS sul 60-54. Un gioco da quattro punti di Harden rimette 10 punti tra le due squadre, e Houston trascinata dal Barba e da Howard tocca anche il +14 e metà terzo quarto. Thompson, Livingston e Green guidano la mini-rimonta dei ragazzi di Kerr che riducono a 8 punti lo svantaggio a 3 minuti dalla terza pausa e alla fine del terzo quarto il tabellone recita 78-72 Houston.
Due canestri di Livingston riportano Golden State a un solo possesso di distanza (78-81 a 9:30 dalla fine) e altri due punti del playmaker della Baia valgono l’80-81. Proprio quando l’attacco di Houston sembra inceppato, tuttavia, Harden si inventa una clamorosa tripla dal palleggio che ristabilisce il +4, dopo diverse occasioni non sfruttate dagli Warriors per mettere la testa avanti. Harden e Motiejunas segnano, Clark, l’uomo che non ti aspetti, risponde, e con una fondamentale tripla firma l’83-88. A proposito di uomini inaspettati, in un momento così importante è Motiejunas a mettere a segno il canestro da tre punti che vale il 91-83, anche se Golden State non muore mai e con Green e Clark si riporta a -4 sul 91-87 a 3:30 dalla fine. Una strepitosa schiacciata di Harden sembra chiudere i conti, ma Draymond Green fa 2/2 in lunetta e poi opta per l’Hack-a-Howard: il centro ex Orlando fa 0/2 e dall’altra parte Iguodala con una tripla fondamentale segna il 92-93. A 1:30 dalla fine Ian Clark firma il sorpasso sul 94-93, ma dall’altra parte Beasley è freddissimo in lunetta e con un 2/2 riporta avanti i Rockets a 41 secondi dalla sirena. Klay Thompson sbaglia due volte, Ariza butta via il pallone ed è ancora Ian Clark, in layup, a firmare il sorpasso sul 96-95 a 10.6 secondi dalla fine. Houston è senza time-out, ma Harden con 2.7 da giocare segna il canestro del sorpasso: 97-96 Houston. Green perde clamorosamente palla sulla rimessa e Houston dunque riapre la serie vincendo 97-96 contro Golden State.