Un problema alla caviglia che lo ha costretto a saltare gara-2 e gara-3, ed ora un problema al ginocchio destro che presumibilmente lo costringerà a stare fuori per gara-5 e chissà quante altre.
I playoff NBA 2016 sono iniziati nel peggiore dei modi per il campione MVP in carica Stephen Curry, che nella giornata di oggi si sottoporrà ad accertamenti medici per capire la reale entità dell’infortunio al ginocchio, lo stesso che ha subito una torsione innaturale durante il secondo quarto del match (poi vinto dai compagni) tra Golden State Warriors e Houston Rockets:
Secondo quanto dichiarato da uno dei protagonisti della vittoria di ieri, Draymond Green, Steph avrebbe pianto negli spogliatoi una volta capito che non sarebbe più potuto rientrare in campo per concludere gara 4. A fine partita i giornalisti che han provato ad avvicinarlo han ricevuto un secco:
“Sono scivolato, sono caduto e mi sono fatto male. La mia squadra è fantastica. Fine”
Poche parole, che racchiudono la tristezza e la paura di perdere il treno dei playoff nel momento migliore della sua carriera. Ma fino a che la risonanza magnetica non sentenzierà in un modo o nell’altro nessuno è inutile continuare a pensarci. Proprio come ha fatto ieri coach Steve Kerr che durante la riunione di fine primo tempo ha spronato i ragazzi ad andare oltre all’infortunio della propria stella, ed anzi di prenderla come ispirazione per dedicargli la vittoria.
Ora c’è da pensare a gara 5. Chiudere la serie contro Houston deve essere il primo pensiero di una squadra che può ancora puntare alla vittoria finale, con o senza Stephen Curry.