Aminu devastante, Paul infortunato: i Blazers vincono e si portano sul 2-2. Recap e Pagelle di gara 4.

PAGELLE BLAZERS

Aminu 9: In versione Klay Thompson: spara da 3 tutto quello che gli passa per le mani e segna spesso e volentieri. Non cala mai di tensione nel corso della partita e ricaccia indietro i Clippers canestro dopo canestro. Per non farsi mancare nulla difende pure con la consueta intensità. Partita della vita, nel momento più importante. ASSATANATO

Harkless e Crabbe 7.5: Messi in ombra da Aminu, ma fondamentali per il successo dei Blazers con i loro exploit offensivi. Crabbe è tra i trascinatori nella prima metà della partita, Harkless si prende il palcoscenico nell’ultimo quarto. Quando i comprimari di Portland sono questi, la squadra di Stotts può dare fastidio a chiunque. DYNAMIC DUO

Lillard  5.5: Il peggiore dello starting five dei Blazers. Vedi sopra: difficile che Stotts trovi sempre la qualità di questa sera dai suoi role players; se Portland vuole portare a casa la serie avrà bisogno del miglior Lillard. 12 punti con 4-15 al tiro e 2-8 da tre non fanno una statline da top-player Nba. FUORI FASE

McCollum 7: Chiude con 19 punti, un po’ menzogneri: partita non lucidissima, divisa tra passaggi da campione e momenti di vuoto evidente. Nel complesso sta disputando una serie ondivaga, dimostrazione della sua scarsa esperienza playoff. È comunque uno dei trascinatori nel decisivo quarto quarto di questa gara 4. INTERMITTENTE

Plumlee 7: Chiave tattica delle due vittorie Blazers: Plumlee dimostra nuovamente di essere big man di rara intelligenza cestistica e dotato della capacità di indirizzare la partita con gli intangibles. Ha problemi di falli, ma chiude ugualmente con 14 rimbalzi, 10 assist e 3 stoppate. L’1-6 dal campo non intacca una prestazione di qualità. AGENTE SEGRETO

Lillard in mezzo a Rivers e Prigioni (credit: Jaime Valdez-USA TODAY Sports)

PAGELLE CLIPPERS

Paul 8 (e auguri di pronta guarigione): Dopo Curry l’Nba perde – speriamo per il minor tempo possibile – un’altra superstar. Paul, prima di infortunarsi, è il migliore dei Clippers: grande prestazione offensiva e solito cagnaccio in difesa. Rivers senza di lui è alle corde (il coach di LA è costretto a mandare in campo addirittura nonno Prigioni). FARO

Green 7.5: Probabilmente è alla miglior prestazione da quando veste la maglia dei Clippers. In controllo, pulito ed efficace, quando di solito è caotico, circonvoluto ed enigmatico. Si perde nel finale con tutta la squadra.  SORPRENDENTE

Griffin 6: Dentro alla partita di puro talento. Il linguaggio del corpo, però, anche a causa dei problemi fisici, non è dei migliori. S’intestardisce più di una volta ed è poco partecipe delle trame offensive della squadra. Dovesse recuperare in tempo per gara 5, servirebbe una sua prestazione più “empatica”. UOMO NELL’ALTO CASTELLO

Jordan 5.5: Monodimensionale, perde il confronto con Plumlee. Fa due cose, come al solito: stoppa e prende rimbalzi. Non basta. RIPETITIVO

Redick sv: L’infortunio ne condiziona la meccanica di tiro e lo rende sostanzialmente inservibile. Ci prova lo stesso. INCOLPEVOLE

Mbah a Moute e Pierce 4: Erano in campo? 11 minuti, a testa, di nulla assoluto. VUOTO COSMICO

Crawford e Austin Rivers 5: Sparacchiano e giocano scollati dal resto della squadra. Rivers Sr ha già paura – ma non lo ammetterà mai – al pensiero di dover dare 35 minuti da titolare al figlio (o a Crawford) in gara 5. ANTIDYNAMIC DUO

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PAGELLE

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Elia Pasini

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