Il 26 aprile 2016 rimarrà probabilmente impresso nella mente dei tifosi dei Clippers come il “martedì nero” della franchigia, nero come la iella che ha colpito la squadra in questa giornata. Dopo l’infortunio subito da Chris Paul nel corso di gara 4 della serie con i Portland Trail Blazers (per il quale lo stop dovrebbe essere di 4-6 settimane), gli ultimi esami effettuati su Blake Griffin dopo i fastidi degli ultimi giorni hanno detto esito altrettanto infausto: anche la stagione dell’ala da Oklahoma termina infatti qui.
Griffin aveva infatti denunciato un riacutizzarsi dei problemi al quadricipite della gamba sinistra che sembrava poterlo tener fuori quantomeno per gara 5; ma la risonanza magnetica, pur escludendo danni strutturali, ha comunque evidenziato un problema al muscolo tale da permettergli di rientrare solamente per il prossimo training camp.
Dopo la travagliata stagione, tra infortuni muscolari e danni meno casuali (vedi la mano rotta nel corso di una rissa con un membro dello staff dei Clippers stessi), Griffin era rientrato nelle ultime settimane di regular season e in queste prime quattro gare di playoff stava viaggiando a 15 punti e 8.8 rimbalzi di media, dando l’impressione di migliorare il proprio stato di forma giorno dopo giorno. Il nuovo stop arriva dunque come un fulmine a ciel sereno, che va a sommarsi alla tegola di Chris Paul: una sfortuna veramente incredibile per i malcapitati Clippers in questo “martedì nero” che rischia ora di compromettere definitivamente le ambizioni della squadra angelena.