Stanley Johnson è solamente al primo anno nella Lega, concluso ormai da qualche giorno dopo lo sweep subito dai suoi Pistons nel primo turno con i Cleveland Cavaliers, ma già al college era considerato un duro, e un elemento che difficilmente si faceva intimorire. Il rookie di Detroit sembra non aver perso il vizio, sparando alcune dichiarazioni piuttosto pepate dopo l’eliminazione dai playoff proprio all’indirizzo degli avversari: secondo Johnson, Cleveland sarebbe totalmente dipendente dai suoi Big Three, ovviamente Lebron James, Kyrie Irving e Kevin Love, mentre il resto della squadra altro non sarebbero che “cheerleaders” dei tre leaders:
Hanno mostrato che non sanno veramente andare in campo con altri giocatori… Hanno dovuto far giocare Lebron, Love e Kyrie 40, anche 45 minuti per batterci. Il resto della squadra si comporta come una sorta di piccole cheerleaders in panchina quando vai nell’angolo destro, di fronte a loro. Solo 7 o 8 giocatori scendono in campo. Potrebbero stare tranquillamente in tribuna.
Queste le dichiarazioni non simpaticissime rilasciate da Johnson all’indirizzo degli avversari. Probabilmente l’uscita senza vittorie, talvolta anche con un certo grado di sfortuna, brucia ancora ai giovani Pistons, che comunque per quanto hanno mostrato quest’anno avranno molto probabilmente la possibilità di crescere ancora e rifarsi in futuro.