I Miami Heat nella notte hanno perso una partita sanguinosa in casa nella serie con gli Charlotte Hornets e dovranno ora andare in North Carolina per provare ad allungare la serie. La gara è stata molto combattuta e decisa solo nel finale, e per coach Erik Spoelstra ciò che è accaduto nell’ultimo possesso dei suoi Heat sarebbe stato fortemente penalizzante per i suoi.
Sotto di due punti e con la palla in mano, infatti, gli Heat hanno costruito un buon tiro in angolo per Dragic che è stato però stoppato da Kemba Walker; sul rimbalzo, il più lesto è stato Dwayne Wade, che ha provato a segnare in area trovando però l’opposizione di Cody Zeller e di Courtney Lee che gli ha impedito addirittura di lasciar andare il tiro. Il capitano degli Heat si è subito visibilmente lamentato con gli arbitri per il contatto in area, in particolare per quello con Zeller, che in effetti va su piuttosto scomposto.
A prendere le difese del proprio capitano ci ha pensato coach Spoelstra, furioso in conferenza stampa proprio per la gestione arbitrale di quel possesso:
Dal mio punto di vista, mi pare evidente che Dwayne abbia subito fallo. E’ stato fermato fallosamente.
Anche lo stesso Wade in seguito ha rincarato la dose:
Non ho riguardato l’azione: penso non avrebbe senso ora. Non cambierà nulla ormai. Penso che al posto dell’arbitro avrei chiamato il fallo.
Difficile effettivamente che cambi qualcosa, ma è probabile che gli Heat provino comunque la via del ricorso. L’NBA potrà pronunciarsi, ma ormai la partita salvo eventi clamorosi andrà in archivio così com’è finita, come accaduto per il finale di gara 3 tra Rockets e Warriors (in cui, per chi non lo ricordasse, la Lega riconobbe il fallo in attacco di Harden sull’ultimo possesso, ma Houston mantenne la vittoria ottenuta sul campo). Per Miami dunque non resta che andare a Charlotte per tentare di tener viva la propria stagione e arrivare a gara 7 tra le mura amiche.