Draymond Green, insieme ai suoi compagni di squadra, è in attesa di sapere il nome del prossimo avversario sulla strada dei campioni in carica che si troveranno di fronte nella semifinale della Western Conference tra Los Angeles Clippers e Portland Trail Blazers, con la franchigia dell’Oregon avanti 3-2 nella serie.
Serie di primo turno già archiviata per i Golden State Warriors che si sono sbarazzati degli Houston Rockets per 4-1 nonostante i problemi fisici occorsi all’MVP della stagione scorsa, Stephen Curry. Gara 5 è stata senza storia, coi ragazzi di coach Steve Kerr dominatori e vittoriosi alla sirena finale per 114-81. Una ripassata memorabile per i texani, che dopo gara 4 meditavano riscatto in California. Meditavano, meglio dire “meditava” in particolare: già perché Jason Terry si era lanciato nel dopogara in una profezia che letta oggi sa molto di beffa.
Gara 5 la vinciamo noi, ve lo garantisco.
Un’uscita quanto mai rischiosa e rivelatasi poi infelice per Terry, che non ha fatto altro che accrescere le motivazioni in casa Warriors e soprattutto in un agonista come Green che racconta così in un suo articolo per la rubrica The Undefeated di ESPN la reazione in spogliatoio alla previsione di The Jet.
Ero con alcuni miei compagni quando abbiamo letto le sue parole: siamo scoppiati a ridere. Ho fatto subito lo screenshot delle sue dichiarazioni e l’ho mandato subito nella chat della squadra per farlo vedere anche agli altri. Non avevamo bisogno di motivazioni extra, la nostra volontà era quella di chiudere la serie in gara 5 in qualsiasi modo. La sua previsione non ha fatto altro che caricarci ancora di più. Aldilà di tutto, nutro profondo rispetto verso il Jet: è un veterano delle Lega e ha dimostrato nel corso della sua carriera di essere un grande giocatore, capace l’anno dopo The Decision di battere LeBron James e i Miami Heat in finale. Questa volta però è scivolato e noi non potevamo non fargliela pagare.
In gara 5 Green è stato protagonista del successo con la sua classica partita “in ufficio”: tripla doppia sfiorata con 15 punti, 9 rimbalzi e 8 assist in 31 minuti di impiego, la solita solida prestazione che non ha lasciato scampo a Jason Terry & co, costretti così all’eliminazione e allo sfottò.