Alla vigilia del secondo turno di playoffs ad est, che vedrà Cleveland opporsi alle aquile di Atlanta, sale la tensione per quella che sulla carta potrebbe sembrare una sfida squilibrata, ma che invece potrebbe riservare più di qualche insidia per Lebron e compagni. Proprio il prescelto, ha recentemente commentato la prossima sfida con gli Hawks ricordando:
“Alla fine, quello che è successo nel passato tra noi e gli Hawks non si traduce in quel che sarà oggi”.
James sembra quindi tenere i suoi con i piedi per terra, rimarcando come il cappotto inflitto ad Atlanta la scorsa stagione in finale di conference e il tre a zero rifilato loro nella regular season 2015-2016, non significhino nulla. Lebron James, che di momenti importanti nella stagione se ne intende, sa bene che i suoi Cleveland Cavs non possono permettersi cali di concentrazione. Troppo importante la posta in palio e troppo pericoloso l’avversario. Gli Hawks arrivano infatti da un’ottima stagione, senza particolari gravi infortuni e con una forte sete di vendetta per quanto accaduto lo scorso anno. James e compagni inoltre non hanno un grande ricordo del loro ultimo secondo turno di playoffs, in cui i Bulls diedero seriamente del filo da torcere a Cleveland, che però non poteva contare su un Kyrie Irving, un Kevin Love and un JR Smith in pienissima forma come pare essere al momento.
Il passato quindi non può essere un indicatore di come andrà questa serie, ma può metter in guardia King James e compagni sull’importanza di rimanere concentrati su questo secondo turno di playoffs.
di Marco Malvezzi