Chris Bosh deciso a giocare con i Raptors. Ma gli Heat restano prudenti

Pare proprio che Chris Bosh non ce la faccia più a guardare i compagni giocare i playoffs in giacca e cravatta. Secondo fonti di ESPN, l’ala degli Heat si sentirebbe bene e starebbe facendo forti pressioni sulla franchigia per farlo scendere in campo nel corso della serie contro i Raptors che prenderà il via stasera; ma lo staff di Miami sarebbe molto più prudente a riguardo.

La situazione starebbe addirittura creando alcune tensioni interne alla squadra, con il giocatore che si sentirebbe in piena forma e l’organizzazione che continua a mantenere un alone di dubbio sulle reali condizioni del giocatore. Secondo il giornalista Dan Le Batard, la matassa sarebbe ormai piuttosto intricata:

E’ complicato e non sta andando bene, non c’è accordo sulla questione. Ciò rischia di rovinare il clima dell’intera squadra, perché Bosh vuole tornare in campo e sta facendo pressioni sull’organizzazione per questo. Anche la moglie è d’accordo e lo sta appoggiando: domenica hanno indossato un maglietta con l’hashtag #BringBoshBack e stan creando tensione.

Personalmente non saprei cosa pensare, ma credo che bisognerebbe fidarsi della franchigia: mi hanno detto che lo stanno proteggendo da sé stesso, ma lui non avverte alcun sintomo. Ma non è come l’altra volta: stanno sentendo molti medici, i migliori nel settore, e tutti affermano “Hey, un’altra massa di sangue coagulato potrebbe essere catastrofica, potrebbe anche morire in campo”.

Chris Bosh, per chi non lo ricordi, ha dovuto infatti abbandonare i campi da gioco dalla scorsa pausa per l’All Star Game, quando gli fu trovata un’altra massa di sangue coagulato dopo quella che aveva chiuso la sua stagione l’anno scorso. Il problema, piuttosto serio, potrebbe addirittura compromettere la carriera del giocatore proprio per evitare guai peggiori, ipotesi che Bosh ha sempre rifiutato: l’ala infatti non avverte dolori o sintomi e pare quindi decisa a tornare quanto prima. Vedremo se anche gli Heat saranno d’accordo, considerando anche l’apporto non indifferente sempre garantito dal proprio All Star.

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Giacomo Sordo

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