Toronto torna a vivere l’emozione di una semifinale di conference dopo quindici anni e l’entusiasmo dei tifosi è palpabile sia dentro che fuori dall’Air Canada Center. Entrambe le squadre si presentano a questa Gara-1 dopo due lunghe e complicate serie vinte solo dopo sette partite. Gli Heat, dopo aver eliminato una battagliera Charlotte, si presentano col quintetto usuale formato dalle coppie Dragic-Wade e Johnson-Deng più Whiteside come centro che ha definitivamente preso il posto di Stoudamire nello starting-five di coach Spoelstra. Heat che potrebbero ritrovare ritrovare anche il loro giocatore di punta nel corso di questa serie, Chris Bosh, nonostante la situazione sui suoi problemi fisici non sia ben chiara. I Raptors venuti a capo con fatica degli Indiana Pacers decidono di inserire, nuovamente, il rookie-rivelazione Powell in quintetto assieme ai soliti Lowry-DeRozan-Carroll e Valanciunas, con Scola ancora alle prese con dei fastidi muscolari. La partita inizia all’insegna dell’equilibrio, preludio di quello che dovrebbe essere l’intera serie. I Raptors cercano di spingere sull’acceleratore specialmente con il solito DeRozan e trovano in Valanciunas apparso ritrovato con dieci punti nei primi 12 minuti un solido terminale offensivo. Lowry continua a faticare al tiro e gli Heat mostrano tutta la loro compattezza sui due lati del campo, nonostante l’infortunio che colpisce Whiteside e che costringe il giovane centro a rientrare negli spogliatoi. Ma Stoudamire entra bene in partita e grazie anche ai suoi quattro punti gli Heat pareggiano il primo quarto sul 18 pari. Ad inizio secondo quarto sono le second-unit a prendere il proscenio con Terrence Ross da una parte e il rookie-rivelazione, stavolta di Miami, Josh Richardson ad elevarsi sugli altri; Whiteside rientra, anche se non sembra al 100%, ma sono due triple ben costruite dai Raptors con il già citato Ross e DeMarre Carrol a costringere Spoelstra al time-out sul 32-30 Toronto. Toronto sembra controllare il ritmo ma non riesce a scavare un parziale significativo. L’assenza totale di Lowry toglie ai Raptors un punto di riferimento offensivo fondamentale e gli Heat grazie a sei punti consecutivi di Dragic chiudono un primo tempo all’insegna dell’equilibrio e della poca lucidità (19 turnovers complessivi nei primi ventiquattro minuti) sul 43-41 per i padroni di casa.
La ripresa inizia con gli Heat più lucidi in attacco. Meno palle perse, accelerazioni imprendibili di Dragic ed il solito Wade che inizia a salire di colpi facendo sentire tutta la sua esperienza nel match-up con Powell. Dall’altra parte Toronto riesce a tenersi aggrappata alla partita grazie ad un attivo Valanciunas e gli assoli di DeRozan ma i Raptors non muovono la difesa ne tanto meno trovano continuità da tre punti e questo permette a Whiteside – ristabilito – di controllare pitturato e rimbalzi. Miami riesce a scavare un vantaggio di cinque punti segnati da dieci funamboleschi punti nel solo terzo quarto del loro play sloveno ed entra nel quarto quarto in vantaggio sul 68-63. I Raptors sembrano accusare il colpo, Casey cerca di trovare energia dalla panchia, ma Dragic è entrato in modalità-Steve Nash e non smette di punire la difesa canadese facendo segnare il massimo vantaggio Miami sul 75-65. Casey decide allora di abbassare il quintetto inserendo Joseph e spostando Carroll come numero quattro e la mossa paga dividendi con l’ex playmaker degli Spurs a portare più pressione sulla difesa avversaria e liberando Lowry della gestione del pallone. Toronto ne guadagna in energia e profonde uno sforzo che porta i Raptors ad accorciare sul meno quattro (83-79) grazie a due forzature di DeRozan con due minuti dal termine. Joseph accorcia a due punti di distanza su un bello schema ATO (After Time-out) ma Dragic è in serata di grazia e piazza una tripla pesantissima. Ma gli Heat non sono freddi a chiudere il lavoro dalla lunetta e Toronto con la forza della disperazione e il cuore di Terrence Ross rimane aggrappata alla partita. Il fallo obbligatorio vede Whiteside in lunetta. Il centro degli Heat fa 1/2, Joseph rimette, 3 secondi sul cronometro, palla nelle mani di Lowry e la stella di Toronto, da centrocampo, manda clamorosamente la partita al supplementare. 90-90. Delirio all’Air Canada Center.
Ma gli Heat dimostrano ancora di essere una squadra quadrata e non risentano del contraccolpo della magia di Lowry rispondendo con tre canestri compreso un vintage-Wade che rimette sei lunghezze di distanza 96-90. I Raptors non smettono di provarci, Miami tenta di suicidarsi nuovamente concedendo a Toronto la palla del pareggio ma DeRozan non riesce a tirare grazie al recupero del sublime Wade che chiude sul 102-96 la prima partita della serie. Toronto si dimostra ancora una volta allergica alle Gara-1 e perde subito il fattore campo. Si torna in campo nella notte di giovedì (orario italiano) e sarà subito una partita delicata per i Raptors che sono chiamati ad una risposta immediata.
Niccolo’ Scarpelli