Tim Duncan è ancora determinante a 40 anni suonati nella NBA, ma può anche non esserlo. Almeno per una notte, l’ultima in particolare in gara 4 di semifinale della Western Conference contro gli Oklahoma City Thunder vittoriosi 111-97 alla Chesapeake Energy Arena.
Il lungo dei San Antonio Spurs ha infatti chiuso la sua partita con 0 punti e soprattutto 0 tiri tentati dal campo, per la serie “c’è sempre una prima volta”. In 19 anni nella Lega era già successo in qualche occasione che Duncan non fosse riuscito a mettere almeno un canestro a referto, ma che non si fosse preso nemmeno un tiro nel suo impiego sul parquet, beh quello non era proprio mai accaduto.
Il tabellino di gara 4 di Duncan rivela come il fuoriclasse dei texani sia stato un fattore molto tangenziale alla partita anche per via dei 4 falli che lo hanno limitato: 0 punti, 0 tiri, 0 liberi tentati, appena 3 rimbalzi e -5 di plus/minus in 12 minuti di utilizzo. Una miseria per uno che invece ha abituato a ben altre cifre, anche nella sua parte finale di carriera dove riesce a essere decisivo ancora nonostante un fisico ormai logoro.
I minuti di Duncan nella serie contro i Thunder, che hanno impattato sul 2-2, sono diminuiti non poco per via di accoppiamenti difensivi e per la volontà di andare sempre di più “piccoli” soprattutto nei finali di partita, dove spesso da 5 gioca LaMarcus Aldridge. In gara 3 nel quarto periodo ha avuto diversi minuti, risultando decisivo, un altro vecchietto come David West, preferito nei possessi chiave anche a uno scienziato del basket come Boris Diaw.
Ciò non significa che Duncan è stato messo in disparte o che è stato soppiantato nella rotazione classica: Pop conosce bene il fenomeno da Saint Croix e sa gestirlo come nessuno. L’esperienza del numero 21 e soprattutto la sua intelligenza cestistica torneranno buono nei prossimi episodi con gli Spurs chiamati a superare un ostacolo ostico come OKC se vogliono ritornare a giocarsi le Finals per l’ultima volta coi Big Three ormai quasi al capolinea.