Erik Spoelstra è uno dei migliori allenatori della Lega: non tanto per aver conquistato due titoli e aver giocato per quattro volte di fila le NBA Finals nell’era dei Big Three, ma soprattutto per essersi affermato a livello tecnico ed essersi guadagnato credibilità e rispetto dopo lo scetticismo generale che lo aveva accolto, coi più che lo bollarono come fantoccio di Pat Riley.
Spoelstra è un coach che negli anni ha acquisito una discreta esperienza a livello di Playoffs e più in generale nella gestione dello spogliatoio con grande personalità. Dopo la sconfitta casalinga di gara 3 dei suoi Miami Heat contro i Toronto Raptors nella serie di semifinale della Eastern Conference, erano circolate alcune voci riguardo a tensioni nel locker room tra Dwyane Wade e Goran Dragic, col croato che avrebbe manifestato in maniera troppo plateale la rabbia per essere stato panchinato nei minuti conclusivi scatenando la reazione di The Flash.
Questo è il rumour riportato da alcune testate statunitensi, rumour smentito in maniera categorica da Spoelstra che se l’è presa anche con certa parte della stampa rea di inventare storie per mettere zizzania senza motivo.
E’ sciocco dover sentire queste voci inventate ma siamo abituati, non è la prima volta che succede. L’avevo già detto tre settimane fa all’inizio dei Playoffs: la postseason porta fuori di tutto, anche cose del genere. Sono le solite storie che fanno tanto rumore senza avere reali riscontri, più da narrativa che da cronaca. Guarda caso poi escono sempre dopo una sconfitta, e spesso non riguardano mai fatti attinenti allo svolgimento della partita persa. Wade e Dragic, oltre a non avere nessuna frizione tra di loro e ad andare molto d’accordo, stanno giocando delle grandi gare perché non hanno paura di prendersi le responsabilità quando il pallone pesa. Sono due esempi per gli altri, figuratevi che hanno persino l’armadietto uno in fianco all’altro e interagiscono spesso tra di loro: chi ha messo in giro questa storia ha davvero una grande fantasia.